Pensare la coltivazione vegetale, utilizzando l’innovazione tecnologica per ottimizzarla al fine dell’utilizzo, sin dal principio del processò. Questa l’idea di Massimo Napolitano, founder di M.A.C.S., acronimo di Medicinal Agricultural Cannabis Solutions. Su questo principio la start up milanese attiva dal 2021 non si è limitata a riunire tecnologie avanzate dando loro una utilità morata, ma le ha in buona parte costruite autonomamente: scaffali di vertical farming calati in un sistema di automazione inedito che mette in correlazione costante le piante coltivate con tutti i supporti: tasso di umidità, esposizione alla luce, calibrazione di quest’ultima, con un monitoraggio costante.

La simbiosi

“Abbiamo costruito una simbiosi tra l’elemento più naturale come la pianta e la tencologia più avanzata come l’intelligenza artificiale che troverà “casa” in nostri brevetti- afferma Massimo Napolitano – una perfetta e costante interazione che costituisce una tecnolgia compressiva in grado di ottimizzare il principio attivo, pensando all’utilizzo farmacologico e alla cosmesi farmaceutica”. Fino ad ora M.A.C.S. ha raccolto finanziamenti da business angels, con la prospettiva a breve termine di raccogliere adesione di investitori che già hanno dichiarato il proprio interesse.

Il processo mirato

“Un dato tra tutti, racconta il risultato che stiamo attendo con la nostra tecnologia innovativa: dieci scaffali da noi prodotti, sarebbero in grado di generare tutta la produzione attuale di cannabis farmaceutica dello stabilimento Chimico Farmaceutico Militare. Che del resto è una delle principali realtà con le quali intendiamo collaborare”. La coltivazione di piante come la Catharanthus roseus, fonte della vincristina usata contro leucemie e linfomi, e la Taxus brevifolia, da cui si estrae il paclitaxel per il cancro al seno, trova limite proprio nell’ottimizzazione del principio attivo attraverso un processo mirato, sin dal trattamento dei germogli: “Fondando M.A.C.S, abbiamo pensato fin dall’inizio dio riuscire ad incidere sul trattamento di patologie tumorali. Sapere che la più alta tecnologia digitale e una pianta, possono insieme produrre cura, ci entusiasma ogni giorno”.