Una smentita che sa di marcia indietro. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha spiegato oggi che il Paese non invierà all’Ucraina sistemi missilistici a medio raggio che possano raggiungere il territorio russo.

Parole che arrivano a pochi giorni dall’indiscrezione lanciata dalla Cnn, che citava funzionari interni all’amministrazione Biden, su un piano della Casa Bianca per nuovi pacchetti di aiuti militari che avrebbero incluso anche sistemi di missili a medio/lungo raggio.

Si trattava in particolare del Multiple Launch Rocket System (MLRS) e dell’High Mobility Artillery Rocket System, noto anche come HIMARS, una versione più leggera del primo ma capace di sparare lo stesso tipo di munizioni.

Due sistemi che possono lanciare razzi fino a 300 chilometri contro bersagli terrestri, montati su veicoli mobili. Sistemi ben più potenti rispetto agli obici Howitzers forniti finora all’esercito di Kiev, che hanno una gittata massima di 25 chilometri, o dei missili anti-tank Javelin e di quelli antiaereo Stinger.

Una notizia accolta ovviamente con favore a Mosca. Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitri Medvedev ha definito “ragionevole” la decisione del presidente Biden di non fornire all’Ucraina missili a medio raggio in grado di raggiungere la Russia. Medvedev, citato dalla Tass, ha spiegato che in caso di attacchi sulle città russe, il Paese colpirebbe i centri “decisionali criminali”, alcuni dei quali sono “ben lontani da Kiev”.

Una posizione tenuta anche sabato scorso nel colloquio tra il presidente russo Vladimir Putin in un colloquio telefonico con il presidente francese Emmanuel Macron e con il cancelliere tedesco Olaf Scholz, in cui aveva indicato come “linea rossa” il possibile invio all’ucraina di sistemi missilistici a lungo raggio.

Redazione

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