L’apertura all’utilizzo dei super missili contro la Russia e la sfida tutta interna, in attesa del passaggio di consegne in programma a gennaio 2025, alla futura presidenza targata Donald Trump. L’attuale numero uno degli Stati Uniti d’America, Joe Biden, viene immediatamente attaccato dalla famiglia Trump dopo la decisione di consentire all’Ucraina di Zelensky di difendersi dai recenti, devastanti, attacchi di Putin con l’utilizzo per la prima volta degli Atacms, missili a lungo raggio, per colpire nel territorio russo.

Ok ai supermissili, Trump jr: “Terza guerra mondiale prima della pace di mio padre”

“Sembra che il complesso militare-industriale voglia assicurarsi di far scoppiare la terza guerra mondiale prima che mio padre abbia la possibilità di creare la pace e salvare vite. Bisogna bloccare quei trilioni di dollari”. E’ il commento su X di Donald Trump jr, figlio del presidente eletto.

Missili che potrebbero essere impiegati contro le truppe della Russia e della Corea del Nord, in difesa delle forze ucraine nella regione di Kursk. A riferirlo è il New York Times che ha lanciato l’indiscrezione. La decisione, che ha diviso i consiglieri di Biden, comporta un cambiamento nella politica estera statunitense e arriva a due mesi dall’insediamento alla Casa Bianca di Donald Trump che nei giorni scorsi ha annunciato l’intenzione di voler limitare il supporto a Kiev.

Quello di Biden, secondo le fonti citate dal “Nyt”,è un “chiaro segnale” di deterrenza a Russia e Corea del Nord e a permettere all’Ucraina di raggiungere obiettivi che altrimenti non sarebbe capace di colpire.

Il ruolo dei missili Atacms

I missili Atacms, Army Tactical Missile System, possono colpire obiettivi fino a 300 chilometri di distanza e fino a pochi giorni fa potevano essere utilizzati dall’Ucraina solo per difendersi all’interno del proprio territorio. Gli Stati Uniti li avevano inviati a Kiev all’inizio di quest’anno, dopo mesi di pressioni da parte del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Adesso con il via libera di Biden, saranno utilizzati anche per difendere le truppe ucraine che da mesi hanno conquistato la cittadina russa di Kursk.

 

 

 

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