La rogatoria internazionale
Bimbo morto a 6 anni a Sharm El Sheik: “Si indaga per omicidio colposo”
La Procura di Palermo indaga per omicidio colposo a carico di ignoti per la morte di Andrea Mirabile, il bambino di sei anni di Palermo morto a Sharm El Sheik lo scorso due luglio. Il piccolo aveva sofferto dei sintomi che avevano costretto anche il padre e la madre al ricovero: Antonio Mirabile in più gravi condizioni, la madre Rosalia Manosperti, incinta di cinque mesi, era stata dimessa poco dopo il ricovero. Niente da fare per il bambino arrivato in ospedale in condizioni disperate.
L’inchiesta è coordinata dall’aggiunto Enno Petrigni e dal pm Vittorio Coppola. I magistrati palermitani hanno intenzione di acquisire tutta la documentazione medica rilasciata dall’ospedale in cui il bambino è morto e dove il padre Antonio Mirabile è stato ricoverato fino al suo trasferimento a Palermo. Perciò c’è una rogatoria internazionale in Egitto dei pm di Palermo che vogliono ricostruire passo per passo tutto quello che è successo alla famiglia siciliana dall’arrivo in Egitto il 26 giugno fino alla tragedia.
L’uomo ha riportato danni ai reni e al cuore, ha sofferto gli stessi sintomi del figlio, è stato trasportato con un volo-ambulanza in Italia appena le sue condizioni gravissime sono migliorate e lo hanno reso possibile. La coppia, ascoltata dalla polizia delegata dai pm, ha ribadito di aver mangiato solo all’interno del Sultan Garden, un resort di lusso. Eppure secondo quanto emerso finora, nessun altro ospite della struttura ha sofferto sintomi simili a quelli che hanno portato alla tragedia. I medici del Policlinico di Palermo che hanno avuto in cura Antonio Mirabile hanno parlato di intossicazione da contatto o ambientale.
I magistrati vogliono anche sentire una serie di testimoni, come per esempio i medici che hanno soccorso Andrea e il padre. Sul caso potrebbe scattare la giurisdizione egiziana in quanto il presunto responsabile (se un responsabile c’è nella tragedia) si troverebbe in uno Stato Estero, l’Egitto. Il fascicolo nel caso di iscrizione nel registro degli indagati passerebbe a Il Caior pur lasciato alle autorità italiane la possibilità di svolgere le indagini.
Sul corpo del bambino è già stata eseguita un’autopsia anche dalle autorità italiane. Per i risultati di quella egiziana si potrebbe aspettare anche dei mesi. “Per noi è comunque fondamentale aver ottenuto una nuova autopsia dopo quella eseguita a Sharm, che, quanto a osservanza dei parametri medico-legali, aveva sollevato non pochi dubbi”, ha commentato il legale difensore della famiglia Mirabile, Filippo Polizzi.
© Riproduzione riservata