Ancora un blitz a Caivano. L’inchiesta sulle presunte inflitrazioni della criminalità organizzata nell’amministrazione locale si allarma con i carabinieri che nelle prime ore di mercoledì primo novembre hanno eseguito una nuova misura cautelare a carico di 18 persone. Di queste, nove erano state fermate il 10 ottobre scorso con la misura pre-cautelare sostituita oggi da una misura cautelare. A queste si aggiungono altre nove persone, sei sono imprenditori edili, altri tre appartengono alla locale criminalità organizzata.

Indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, guidata dal neo procuratore Nicola Gratteri, e condotte dai militari del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna. Nel mirino 18 indagati che dovranno difendersi, stando a quanto emerge nell’ordinanza firmata dal Gip del tribunale partenopeo, da gravi indizi di colpevolezza in ordine ai reati di associazione di tipo mafioso, estorsioni aggravate dal metodo mafioso e reati contro la Pubblica Amministrazione.

Blitz Caivano, infiltrazioni della camorra nel Comune: le accuse

I provvedimenti scaturiscono da un’intensa attività investigativa condotta dai militari dal novembre 2022 a luglio 2023 che, in sintesi, ha consentito di far emergere una concreta infiltrazione della locale criminalità organizzata nelle attività di governo ed amministrazione del comune di Caivano e, in particolare, nella gestione degli affidamenti degli appalti per i lavori pubblici.
Nella fattispecie, gli elementi raccolti durante le indagini hanno permesso di ipotizzare con ragionevole certezza che l’organizzazione criminale riusciva ad ottenere da parte dei pubblici amministratori l’indicazione di notizie riservate relative all’aggiudicazione degli appalti in modo da poter indirizzare le richieste estorsive; in più di una occasione, i pubblici dipendenti si ponevano come intermediari tra gli imprenditori e i camorristi nella richiesta del pagamento delle estorsioni, ovvero nel ritiro del denaro; gli stessi imprenditori, se da una parte erano vittima della richiesta estorsiva, dall’altra riuscivano ad ottenere gli incarichi attraverso il pagamento di tangenti ad amministratori e dirigenti comunali compiacenti.

La presente attività costituisce il prosieguo di quella che il 10 ottobre scorso ha portato all’esecuzione di 9 fermi di indiziato di delitto. In particolare, oltre ai soggetti già destinatari di misura restrittiva e per i quali il giudice di Napoli ha confermato la misura cautelare, vi sono ulteriori 9 indagati tra cui Angelino Antonio, considerato a capo del gruppo criminale di tipo camorristico operante su Caivano e 6 imprenditori edili, destinatari della misura degli arresti domiciliari ai quali sono contestate dazioni corruttive in favore di politici e dipendenti del Comune di Caivano, finalizzate ad agevolazioni relative alle gare di appalto bandite dall’Ente locale.

Il provvedimento eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione e i destinatari di essa sono persone sottoposte alle indagini e, quindi, presunte innocenti fino a sentenza definitiva.

 

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Giornalista professionista, nato a Napoli il 28 luglio 1987, ho iniziato a scrivere di sport prima di passare, dal 2015, a occuparmi principalmente di cronaca. Laureato in Scienze della Comunicazione al Suor Orsola Benincasa, ho frequentato la scuola di giornalismo e, nel frattempo, collaborato con diverse testate. Dopo le esperienze a Sky Sport e Mediaset, sono passato a Retenews24 e poi a VocediNapoli.it. Dall'ottobre del 2019 collaboro con la redazione del Riformista.