Esteri
Boris Johnson dimesso dall’ospedale: “Medici mi hanno salvato la vita”

Boris Johnson è stato dimesso dal St. Thomas Hospital di Londra. Il premier inglese potrà tornare a casa dopo il ricovero nella struttura sanitaria della Capitale, dove era stato trasferito a seguito di un peggioramento delle sue condizioni di salute.
Johnson, risultato positivo al tampone lo scorso 26 marzo, non non tornerà “immediatamente” al lavoro, come precisato in una nota del governo britannico. Il premier secondo i media inglesi ha ringraziato medici e infermieri che si sono presi cura della sua salute: “Vi devo la vita”, ha detto ‘BoJo’.
Messaggio simile è arrivato pubblicamente dalla compagna di Johnson, Carrie Symonds, che su Twitter ha scritto: “Non ci sono parole per esprimere il ringraziamento al nostro magnifico servizio sanitario nazionale, il personale del St. Thomas è stato incredibile”.
I cannot thank our magnificent NHS enough. The staff at St Thomas’ Hospital have been incredible. I will never, ever be able to repay you and I will never stop thanking you. 🌈
— Carrie Symonds (@carriesymonds) April 12, 2020
IL VIDEO DI JOHNSON – “Il Servizio sanitario nazionale mia ha salvato la vita, è difficile trovare le parole per esprimere il debito che ho nei suoi confronti”. Inizia così il video-messaggio pubblicato su Twitter dal primo ministro britannico Boris Johnson dopo essere stato dimesso dall’ospedale St Thomas di Londra. Johnson ha ringraziato i cittadini britannici “per gli sforzi e i sacrifici che avete fatto e che state facendo”. Gli sforzi “saranno ricompensati”, ha detto il premier, “stiamo facendo progressi in questa battaglia nazionale” contro il Covid-19.
It is hard to find the words to express my debt to the NHS for saving my life.
The efforts of millions of people across this country to stay home are worth it. Together we will overcome this challenge, as we have overcome so many challenges in the past. #StayHomeSaveLives pic.twitter.com/HK7Ch8BMB5
— Boris Johnson #StayHomeSaveLives (@BorisJohnson) April 12, 2020
Nel video messaggio Johnson ha elogiato il coraggio e la devozione degli operatori sanitari. “Ho visto il coraggio personale non solo dei dottori e delle infermiere, ma di tutti, gli addetti alle pulizie, i cuochi, gli operatori sanitari – fisici, radiografi, farmacisti – che hanno continuato a lavorare e a rischiare – la salute – a causa di questo virus mortale”, ha detto Johnson. Il primo ministro ha inoltre ringraziato personalmente due infermieri che si sono presi cura di lui durante il ricovero, Jenny della Nuova Zelanda e Luis del Portogallo.
Restano gli interrogativi invece sulla guida del Paese in un momento storico così delicato, con l’esplosione di casi di contagio. Il ministro degli Esteri Dominic Raab da alcuni giorni sta sostituendo alla guida del governo Johnson, ma non ha i poteri del premier e non ha facoltà di prendere decisioni da solo, prerogative che sono state ‘spalmate’ tra i vari ministeri. Un problema non da poco, perché Raab deve mediare tra due ‘fazioni’: quella del ministro della Sanità Matt Hancock, che non può passare alla storia come il ‘responsabile’ di migliaia di morti, e il Cancelliere dello Scacchiere Rishi Sunak, che non che sta esprimendo forti timori per il rischio che l’economia vada a rotoli.
Intanto secondo l’ultimo bollettino diramato dal Servizio sanitario nazionale britannico (che non include i decessi in Scozia, Galles e Irlanda del Nord), le vittime da Coronavirus sono 9.594, nelle ultime 24 ore 657.
© Riproduzione riservata