Il ritorno
Bugo torna su Morgan: “Non rimpiango nulla. E quella volta a Sanremo mi sono sbronzato con i Maneskin”

Il suo nuovo album si chiama “Per fortuna che ci sono io”, prende il nome dal singolo lanciato qualche giorno fa, girato nell’Allianz Stadium, casa della sua Juventus, con una sola camera che lo inquadra seduto sull’erba, con in mano la chitarra, mentre racconta anche di quel famoso Sanremo. Ad un cantautore non serve altro.
“Ho ripreso le tradizioni delle band inglesi con cui sono cresciuto. Oasis, i Fontaines Dc… Nell’album c’è solo la mia voce – racconta Bugo nelle interviste al Corriere della Sera e Vanity Fair -, perché i feat li ho usati per il disco pop che presentai in vista di Sanremo con Morgan, Ermal Meta e i Pinguini, ne vado fiero, anche di Morgan, artisticamente non rimpiango nulla”.
Bugo: “A Sanremo mi sono sbronzato con i Maneskin. Rifarei il Festival, ma con la canzone giusta”
E “In per fortuna che ci sono io”, il riferimento a quella famosa serata all’Ariston, quando decise di abbandonare il palco dopo l’invettiva ‘del suo invitato’ che scelse di cambiare il testo della canzone, non manca: “Sono un padre, sono un figlio, una gran testa di ca… – canta -, sono pure sbagliato, quello che se n’è andato”. “Quel pezzo è anche un grido, che mi aiuta ad uscire fuori capendo chi sono. Come canto nel brano, io non so stare al mondo, non so vivere. Non potevo tornare con un disco fingendo di non aver vissuto. Ripensare a quando Marco storpiò il testo di quella canzone mi provoca sofferenza, faccio fatica a liberarmi di questa cosa. In quei momenti lì ti senti per forza solo, perché è un momento che devi affrontare da solo. La nostra lite è finita in tribunale, cambiare il brano fu una cosa grave, e poi seguirono gli insulti”.
Ma nel racconto della sua ultima kermesse c’è stato spazio anche per qualche aneddoto: “Ho conosciuto i Maneskin, sono fortissimi eravamo in hotel con Ermal e Fedez, a fine serata mi sono sbronzato insieme a Ethan. Se rifarei Sanremo? Perché no, se ho la canzone giusta..
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