Blanco si dice maturato. Da Sanremo a oggi, dalla scena virale, forse quella che resterà davvero nella storia di quest’ultimo 73esimo Festival, quando in un raptus improvviso aveva distrutto la scenografia di rose sul palco dell’Ariston. “Mi è spiaciuta la reazione, si è sfogata la repressione di molti: siamo in un momento in cui se fai dieci cose belle e ne sbagli una, la gente parla solo di quella. Quando sono stato denunciato ho sperato di finire in carcere almeno un giorno per far capire quanto è indietro il nostro sistema”, ha detto il cantante in un’intervista a Il Corriere della Sera. Ha appena pubblicato il suo nuovo album Innamorato, un concept sull’amore.

Riccardo Fabbriconi ha vent’anni, è nato a Brescia. È esploso nell’estate del 2021 con Mi fai impazzire. Ha pubblicato il suo primo album, Blu Celeste, lo stesso anno. Ha vinto il Festival di Sanremo in coppia con Mahmood con Brividi. Ha fatto un tour con 350mila biglietti staccati. Ha partecipato all’Eurovision. Il suo ultimo album coniuga la sua energia punk ai suoni urban. L’unico feat, in Un briciolo di allegria, dell’album è con Mina.

“Il pezzo non mi piaceva molto . . . abbiamo pensato a una collaborazione e ho sparato a caso il suo nome. Le abbiamo mandato una mail e ha accettato. Peccato non averla incontrata o sentita: è una regina. Un giorno vorrei portare la mia musica all’estero con un’identità potente come quella che esportava nel mondo negli anni 60. Parlo tanto di Italia, dico che è un Paese figo, che è bellissimo sentir cantare a Parigi Zitti e buoni dei Måneskin”. Prima dell’uscita dell’album ha fatto un viaggio in Bolivia, nella giungla, per uscire dalla comfort zone di alberghi a 5 stelle e dalla notorietà.

Al quotidiano ha raccontato del caso che lo ha reso protagonista a Sanremo, una specie di Var. “Già alle prove non sentivo, ma mi avevano garantito che avrebbero sistemato tutto. Quando in diretta l’ho fatto notare subito, qualcuno mi ha detto ‘vai avanti’. Ho sbagliato io perché ho 20 anni, ma chi ne ha 50 invece di aiutarmi ha goduto pensando agli ascolti. Non era una provocazione, forse il contesto non era giusto. Ti dicono di essere te stesso quando vai in tv: questa è stata la dimostrazione che non puoi esserlo”.

Dopo l’episodio aveva pubblicato una lettera di scuse sui social: “Cadono fiori, Ariston Si spezzano fiori, Ariston Cala il sipario, Ariston Ti ho messo in lacrime come la mia mamma, Ariston Mi hai visto fragile come un bimbo… E qui, proprio qui, dove mi hai insegnato a correre, sono caduto… Mi sono rotto la faccia e piango, Ariston Ma poi… Rido, rido, rido, rido, rido, rido e grido Perché non sono perfetto come mi volevi Ma finalmente sono me stesso Ti voglio bene, Ariston. Con tutta la mia follia”. Le scuse erano state accettate dal direttore artistico e conduttore del Festival Amadeus, che aveva smentito la versione secondo la quale quella scena fosse preparata.

La flower stylist aveva confermato che, come succedeva nel video della canzone che stava presentando L’isola delle rose, Blanco avrebbe dovuto maltrattare i fiori ma non fino a quel punto. Il Codacons ha presentato un esposto alla Procura di Imperia per valutare l’ipotesi di reato di danneggiamento. La procura ha aperto un’indagine. Per la sua reazione Blanco era stato furiosamente condannato e giudicato, anche sui social network. L’impressione è che si porterà dietro questa storia per un bel po’. Ha in programma due concerti, negli stati di San Siro a Milano e all’Olimpico di Roma, “e se non saranno sold out pazienza”. Sarà protagonista anche di un docufilm su una piattaforma.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.