È un caso la morte di Dora Lagreca: 30enne, assistente scolastica, che nella notte tra venerdì e sabato è precipitata dal quarto piano dell’appartamento in affitto dove viveva, a Potenza. È morta dopo due ore di agonia all’Ospedale San Carlo. Poco prima della tragedia una furibonda lite con il fidanzato. Sul caso indagano i carabinieri diretti dal capitano Alberto Calabria.

Lagreca era originaria di Arenabianca, una frazione di Montesano della Morcellina, provincia di Salerno. Viveva in un appartamento, una mansarda, in via di Giura. Erano più o meno le 2:30 di sabato quando si è verificato l’incidente. Il suo fidanzato è un giovane al momento in cerca di occupazione. È stato interrogato per cinque ore dai carabinieri. Al momento non è indagato.

La sera prima i due erano usciti, erano stati in pizzeria con amici. Una serata apparentemente come tante. Una lite sarebbe scoppiata tra i due una volta rientrati a casa. Una lite piuttosto accesa. Il ragazzo avrebbe riferito nell’interrogatorio che dopo quella discussione la ragazza avrebbe cominciato a urlare e a minacciare di buttarsi giù dal terrazzino della mansarda.

La caduta da 12 metri. La 30enne è finita in un prato, nel cortile del palazzo. Prima di atterrare aveva sbattuto la testa contro un’antenna parabolica. Non è morta sul colpo. Il ragazzo ha detto di aver tentato di afferrarla mentre scavalcava la ringhiera del terrazzino della mansarda.

“Stiamo ancora indagando e non è il caso di fare alcuna ipotesi. Stiamo ancora cercando di capire quello che è accaduto in quelle ore”, ha riferito Francesco Curcio, capo della procura di Potenza. Domani l’autopsia sul corpo della donna. Il ragazzo potrebbe essere nuovamente interrogato.

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Giornalista. Ha studiato Scienze della Comunicazione. Specializzazione in editoria. Scrive principalmente di cronaca, spettacoli e sport occasionalmente. Appassionato di televisione e teatro.