Da una parte la lista degli Stati Uniti d’Europa, con l’accordo tra Italia Viva, Più Europa e altre sigle. Dall’altra Azione, con Carlo Calenda che conferma la volontà di non partecipare alla lista di scopo in vista delle elezioni europee. L’ex ministro, infatti, su Sky Tg24 ha parlato degli obiettivi del suo partito nel voto di giugno: “Dobbiamo ricreare la maggioranza Ursula, l’alternativa è la maggioranza di destra. L’obiettivo è portare Mario Draghi alla presidenza del Consiglio europeo, lì dove gli Stati possono mettere i veti, ci vuole qualcuno che sulla base della forza, dell’autorevolezza rimuove gli ostacoli”.

Calenda, la corsa di Azione fuori dalla lista Stati Uniti d’Europa

Calenda, sempre a Sky Tg24, ha rimarcato la linea, in merito al suo ‘no’ alla partecipazione della lista di scopo degli Stati Uniti d’Europa: “La nostra posizione è sempre stata la stesa. E’ difficile fare una lista e dire poi dal giorno dopo ‘tutti per la propria strada’. Noi faremo una lista bellissima. Ed io l’ho detto a Emma Bonino quando l’ho incontrata: siamo disponibili a farla, la più bella in termini di qualità dei candidati. Ma ha fatto un’altra scelta, assolutamente legittima, e non polemizzo su questo”.

Poi sulla sua newsletter, il leader di Azione è ritornato sulla questione: “Abbiamo appreso dai giornali che sarebbe stato raggiunto un accordo tra Più Europa, Il Centro di Matteo Renzi e Armando Cesaro, la Nuova Dc di Cuffaro e Mastella. Azione non farà parte di questa compagine”. “Le ragioni sono evidenti – spiega Calenda – Non si costruisce una lista dicendo che ‘il giorno dopo ognuno andrà per conto suo’ e non si mettono insieme profili così diversi e in molti casi discutibili. Abbiamo proposto a Più Europa di costruire un progetto insieme all’insegna dei valori di qualità, coerenza ed europeismo che ci contraddistinguono. Questa porta è sempre stata aperta e rimane aperta anche oggi. La scelta spetta a loro”.

Calenda e la sua possibile candidatura alle europee: poi il nuovo partito

Percorso tracciato, quindi, quello di Azione. Fuori dagli Stati Uniti d’Europa. Calenda ha annunciato anche le prossime date in cui verrà presentato il simbolo della lista e il programma, insieme ai candidati. Alcuni di questi sono già stati dichiarati, tra cui il generale Vincenzo Camporini, il professore Giuseppe Zollino e l’ex sottosegretario Mario Raffaelli. “Il 17 aprile presenteremo a Roma, alla Stampa Estera, il simbolo e gli altri soggetti partecipanti alla lista. Invece, il 23 aprile a Milano nel pomeriggio, all’ECO Teatro, lanceremo i candidati e il programma” scrive Calenda. Poi la promessa: “Con i nostri partner abbiamo preso l’impegno di costruire, immediatamente dopo le elezioni europee, quel Partito della Repubblica e della Costituzione che manca all’Italia”.

Riguardo la sua candidatura alle elezioni europee, Calenda ha preso tempo, pur confermando che l’intenzione sarebbe quella di non correre: “La mia posizione è nota: con Tajani abbiamo chiesto a tutti i leader di fare un passo indietro, mi pare che tutti stiano facendo un passo in avanti. Ci rifletterò, ne parlerò con i miei. La mia inclinazione è negativa. Vedremo”. Quello che Calenda esclude per certo, invece, è la presenza della lista di Azione alle regionali in Piemonte dove ancora non si sa quale candidato sosterrà.

 

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