Novak Djokovic annienta Kei Nishikori e conquista la semifinale del singolo di tennis maschile a Tokyo 2020. E questa non è una notizia – figuriamoci, per uno che solo quest’anno ha vinto Wimbledon, Roland Garros, Australian Open e che punta al “Grande Slam”, sarebbe la prima volta, se dovesse completare con Olimpiadi e US Open. I telespettatori italiani sono stati infatti deliziati dalla Rai nella copertura degli eventi tennistici di questa mattina. Per diversi minuti Rai2 ha mandato in onda le immagini della semifinale di doppio del tennis tra i croati Mektic/Pavic contro gli statunitensi Sandgren/Krajicek ma con il commento del singolo Djokovic-Nishikori.

Un capolavoro del servizio pubblico. Forse talmente motivato dal voler trasmettere quante più competizioni possibili dai Giochi in Giappone che hanno sperimentato questa forma tutta nuova per superare l’ostacolo della contemporaneità degli eventi sportivi e offrirne due allo stesso tempo. “Two is megl’ che one” insomma. Il web, neanche a dirlo, e soprattutto i social network, si sono scatenati. L’avanguardia in diretta è andata in onda per almeno cinque minuti.

“Esperienza mistica”, commentano sui social. Altri utenti sono invece più scandalizzati o arrabbiati che divertiti dal grossolano errore della Rai. Servizio pubblico che in Giappone è presente con 71 giornalisti oltre a tecnici, operatori, fonici ed elettricisti come ha segnalato mesi fa il Segretario della Commissione di Vigilanza Miche Anzaldi.

Per quanto riguarda la televisione le Olimpiadi sono affidate a Rai2. Tg olimpico ogni due ore e la sera, in prima serata, lo specialone olimpico: Il Circolo degli Anelli condotto da Alessandra De Stefano. Niente su Rai News e niente anche su RaiSport – un canale dedicato che al più grande e imponente evento sportivo che si tiene ogni quattro anni non si dedica o non viene dedicato, altro enigma. La regia rimbalza da un incontro all’altro provando a coprire il più possibile ma anche interrompendo nel bel mezzo un incontro o una sfida. Vengono infatti preferiti gli incontri nei quali gareggiano atleti italiani anche attraverso tagli e passaggi grossolani. E il Tg della rete alle ore canoniche in diverse occasioni ha negato ai telespettatori gare anche rilevanti o causato  differite consistenti.

Circa 200 ore dell’evento sportivo quindi offerto a spezzatino che ha attirato numerose critiche, articoli affilati da diversi giornali. Ma ancora peggio, considerato che siamo nel 2021: la trasmissione radiofonica Tutta l’Olimpiade minuto per minuto è disponibile solo in Fm ma non sull’app Radio Rai. Il disastro assoluto si consuma con RaiPlay: neanche una gara in streaming. Tutte scelte economiche. Discovery d’altra parte trasmette tutto lasciando agli abbonati di scegliere quello che vogliono vedere. Le Olimpiadi hanno segnato un distacco generazionale tra il servizio pubblico e le piattaforme a pagamento. Una televisione d’altri tempi. Non un bello spot per il canone Rai appena scorporato dalla bolletta come anni fa.

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Giornalista. Ha studiato Scienze della Comunicazione. Specializzazione in editoria. Scrive principalmente di cronaca, spettacoli e sport occasionalmente. Appassionato di televisione e teatro.