Venire a conoscenza della media nazionale del prezzo del combustibile poco prima di fare rifornimento, nella speranza di evitare abusi e contenere le cifre di vendita. È questo l’obiettivo del cartellone che i distributori saranno chiamati ad esporre a partire dal 1° agosto, novità introdotta dal “decreto carburanti” lo scorso gennaio al fine di garantire più trasparenza e di vigilare sulle possibili speculazioni delle stazioni di servizio.

Il calcolo dei prezzi medi sarà effettuato direttamente dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy e l’analisi sarà diversa da regione a regione: una semplice media aritmetica del costo del carburante al di fuori delle autostrade (lungo le tratte soggette a pedaggio la media sarà invece su base nazionale), che dovrà essere aggiornata di giorno in giorno entro le ore 10:30. La normativa prevede l’obbligo di esporlo in un luogo visibile, con la scritta del prezzo medio alta almeno 12 cm per garantire la visibilità.

L’arrivo dell’estate è coinciso con un aumento dei prezzi di diesel e benzina, da gennaio non più calmierati dal taglio delle accise, in passato cavallo di battaglia del programma elettorale di Fratelli d’Italia e Lega, introdotto dal governo Draghi e infine non prorogato dopo il 31 dicembre 2022.

Nel caso in cui gli esercenti non dovessero adeguarsi a tale procedura è prevista una sanzione da 200 a 2.000 euro per ogni giorno di violazione della legge, calcolata in base al fatturato dell’attività. Dopo la quarta multa nell’arco di sessanta giorni, la stazione di servizio potrà essere sospesa per un mese.

Redazione

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