No, Marco (Travaglio). Non te la devi prendere, Paolo (Liguori) è sempre così aggressivo. Ma sai, io lo conosco da ragazzo è sempre stato uno aggressivo. Invece ragioniamo. Ragioniamo noi, con calma. Io volevo dirti due, tre cosine. Facili eh, sul giornalismo. Non ti offendere ma è importante saperle perché tu fai bene, sei un bravo polemista. Ma insomma, sul giornalismo inciampi Marco, diciamo la verità. Le pietre miliari del giornalismo mi sa che Montanelli mica te le ha insegnate tanto bene. Perché poi quello era un maestro ma magari tu eri molto giovane, non lo so.

Qual è la notizia? Lo decide il direttore. Stabilisce: questo è un fatto non mi interessa, questo è un fatto mi interessa. Tu hai preso Consip e hai detto che era l’ira di Dio, ti ricordi? Aperture “Hanno arrestato Romeo”, “Il delitto”, “Prendetelo”, “L’appalto”, Il superappalto”, “I due miliardi e sette”, “L’hanno truccato”. Cento pagine gli hai dedicato, Marco.

Allora io adesso te lo dico sottovoce, in modo che non sentano in troppi, ma non è che poi quando si scopre che non era vero niente tu puoi far finta di nulla. Cento pagine non si nascondono, cento pagine di giornale tutte sul caso Consip con l’appalto truccato che non era vero. Quando il tribunale dice che non era vero. Marco, la notizia bisogna darla non c’è niente da fare. Così come ho sentito che tu hai detto: “No, io non ho mai avuto la prescrizione”. Io e te lo sappiamo, tu non hai mai avuto la prescrizione perché la Cassazione ti ha detto che non te la meritavi. Ricordi? Tu l’hai chiesta la prescrizione, no? No, perché “il ricorso è pretestuoso”. Una figuraccia. Non dire poi in televisione che non hai mai ricevuto la prescrizione, devi dire però che l’hai chiesta.

Queste sono tutte cose piccole, io non è che voglia darti la colpa di chissà che. Per fare bene il giornalismo bisogna cercare di avvicinarsi alla verità e alla realtà. Tu fai bene a fare polemiche e dire: “Ci sono due Stati, non hanno voluto prendere Messina Denaro”, chi è che non ha voluto prendere Messina Denaro? La procura di Palermo probabilmente, Scarpinato, Ingroia, Di Matteo, erano quelli che lo dovevano prendere.

Oggi per esempio ho visto Libero che fa un titolo “Arreestata la contabile del Pd”. Non hanno arrestato la contabile del Pd, hanno arrestato la commercialista di alcuni parlamentari che peraltro non sono del Pd. Bisogna secondo me tornare a quel vecchio giornalismo che faceva le polemiche però aveva un certo rispetto per la verità. E te lo dico amichevolmente perché poi tu mi stai simpatico, magari non ci credi ma mi stai simpatico. Lo sai perché? Perché sei l’unico giustizialista vero che fa il giustizialista sempre: c’è un piccolo spacciatore, uno che fa un furtarello, c’è un presidente del Consiglio, tu li vuoi mettere sempre tutti in prigione, di destra, di sinistra, non ti importa. Invece ci sono quelli che fanno i garantisti con gli amici loro e i travaglini con quelli che gli stanno antipatici. Io preferisco te, un giustizialista a mille carati. Però un minimo le regole del giornalismo vanno rispettate, sennò si fanno figuracce. Ciao Marco.

Avatar photo

Giornalista professionista dal 1979, ha lavorato per quasi 30 anni all'Unità di cui è stato vicedirettore e poi condirettore. Direttore di Liberazione dal 2004 al 2009, poi di Calabria Ora dal 2010 al 2013, nel 2016 passa a Il Dubbio per poi approdare alla direzione de Il Riformista tornato in edicola il 29 ottobre 2019.