Un risarcimento da 19 milioni di dollari. Che andrà alle vittime di abusi sessuali e alle dipendenti che hanno vissuto altre situazioni di lavoro ostile. È la proposta resa nota dai legali di Harvey Weinstein, l’ex produttore cinematografico condannato a 23 anni di prigione per aggressione sessuale.

L’accordo, annunciato dagli avvocati dell’ex boss di Miramax e dalla Procura di New York, prevede per l’esattezza 18.875.000 dollari. È stato reso noto che il risarcimento verrà distribuito non solo tra le donne che hanno subito abusi sessuali ma anche tra le ex dipendenti della Weinstein Company che “hanno vissuto in un ambiente di lavoro ostile, hanno subito molestie sessuali e sono state discriminate sul luogo di lavoro”, ha reso noto l’ufficio del Procuratore Generale di New York. Il risarcimento dovrà essere approvato sia dalla Corte distrettuale che dalla Corte fallimentare che presiede il caso di bancarotta della Weinstein Company.

La condanna è arrivata all’inizio di marzo per 20 anni di reclusione per l’aggressione sessuale dell’assistente Miriam Hailey e tre per il rapporto sessuale non consensuale con l’aspirante attrice Jessica Mann. L’ex capo di Miramax è stato assolto dall’accusa di “predatore sessuale”. La difesa aveva chiesto alla Corte di applicare il minimo della pena, cinque anni, alla luce dei problemi di salute dell’ex produttore 67enne. Dopo essere risultato positivo al coronavirus, Weinstein è stato messo nel carcere Walden Correctionale Center di Alden, fuori Buffalo, stato di New York.

Redazione

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