Dove sono i soldi di Paolo Emilio Signorini? Il direttore generale e amministratore delegato della multiservizi Iren, accusato di corruzione quando rivestiva l’incarico di presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale è stato arrestato nell’ambito dell’indagine della Procura di Genova che ha messo ai domiciliari il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, ed è stato l’unico tra gli arrestati a finire in carcere. Guadagnava oltre 230mila euro l’anno ma al momento dell’arresto non aveva soldi nella sua disponibilità.

La carriera

Nella sua carriera professionale, passata tra Banca d’Italia, ministeri e presidenza del Consiglio dei ministri, ha amato molto la vita di lusso. Per alcune delle donne che passavano serate con lui e Spinelli al Casinò di Monte Carlo il gioco d’azzardo era un suo punto debole: “Si è fatto tirare moltissimo dentro a questa vita fatta di lusso sfrenato… di soldi che piovono…”, dicono nelle intercettazioni. Ma dagli interrogatori di garanzia emergono invece gli incoraggiamenti di Spinelli: “Paolo, tu giochi come uno dell’Italsider, gioca qualche soldo in più, non 15-25 euro”.

Scambi di favori

Nelle accuse rese note dalla Procura, a Signorini è contestato di aver accettato delle “utilità” da Spinelli, così come alcune promesse, in cambio dell’impegno per esempio a favorirlo nella concessione di ulteriori spazi portuali, nella concessione delle aree Enel, ma anche di consentire all’imprenditore un’occupazione abusiva dell’area dell’ex Carbonile lato levante Nord e Sud. Le “utilità” procurate a Signorini da parte di Spinelli sarebbero state diverse. Tra il 31 dicembre 2021 e il 12 marzo 2023 a Signorini sono state pagate 42 notti all’Hotel de Paris di Montecarlo. Soggiorni di lusso con annessi servizi extra, come giocate al casinò, massaggi, trattamenti estetici, un posto tenda nella spiaggia dell’albergo in estate, eventi esclusivi come la finale del torneo di tennis “Rolex Monte Carlo Masters”. Regalie dal valore di oltre 42mila euro. Ma non solo. Spinelli avrebbe procurato a Signorini anche le fiches per le puntate alla Casa da Gioco di Montecarlo, una borsa Chanel per un regalo, così come un bracciale in oro di Cartier del valore di 7200.

“Aldo, non ho un soldo”

Sono tutte queste ricostruzione ad aver portato il giudice per le indagini preliminari a parlare di “incapienza”. Viaggi e soggiorno pagati interamente da Spinelli? Sufficiente per far “emergere l’indisponibilità, da parte dell’indagato sul conto corrente di liquidità”. Anche per saldare le spese per il matrimonio della figlia (settantamila euro di spese), a cui l’ex Presidente del Livorno avrebbe fatto fronte. E poi, “in occasione dei preparativi per il viaggio a Las Vegas emergeva altresì la mancanza di disponibilità per provvedere al biglietto aereo”. Nell’ordinanza di legge anche un «Aldo ho speso tutto…”. Ora Signorini dovrà dimostrare di non aver favorito alcuni imprenditori locali in cambio di regali e denaro.

Redazione

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