Andrea Delmastro Delle Vedove non pensa alle dimissioni. “Né io né Donzelli pensiamo alle dimissioni”, ha detto il sottosegretario alla Giustizia con delega al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, esponente di Fratelli d’Italia, coinvolto proprio dal collega di partito nella vicenda dell’anarchico Alfredo Cospito, ristretto al 41-bis e in sciopero della fame dallo scorso 19 ottobre. Delmastro ieri aveva ammesso quanto detto da Giovanni Donzelli: ovvero di aver fornito lui all’amico e collega di partito le informazioni sui colloqui tra Cospito ed esponenti della ‘Ndrangheta e della Camorra al 41-bis. “Allora, voglio sapere se questa sinistra sta dalla parte dello Stato o dei terroristi con la mafia?”, aveva urlato in aula Donzelli riferendosi ai parlamentari del Partito Democratico che hanno visitato l’anarchico in carcere e scatenando il caso.

“Oggi c’è stata un’ulteriore alzata di livello da parte delle anime belle del terrorismo, hanno detto che moriranno quelli che non cedono sul 41 bis. Secondo voi, il giorno che sono minacciato di morte dai terroristi posso anche solo pensare di dimettermi?”, ha detto il sottosegretario intercettato dai cronisti nei pressi del palazzo di Montecitorio a pochi minuti dall’informativa del ministro della Giustizia Carlo Nordio. “È inopportuno che resti sottosegretario con delega sul Dap? E perché? L’opposizione vuole che il sottosegretario, se ha un documento non secretato, dica ‘non vi dico niente’? Se vogliono quello … Si chiama democrazia, trasparenza, leale rapporto istituzionale”.

Il padre era Sandro Delmastro Delle Vedove, ex deputato di Alleanza Nazionale. Lui è nato Gattinara, in provincia di Vercelli, nel 1976. Avvocato, ha cominciato nel Fronte della Gioventù prima di essere eletto in comune a Biella e in parlamento nella legislatura del 2018. È responsabile della Giustizia di Fratelli d’Italia. La sua delega alla polizia penitenziaria contempla anche quella al reparto Gom, quello che si occupa di raccogliere le intercettazioni e di stendere le relazioni di servizio sui detenuti anche al 41 bis.

All’interno di Fratelli d’Italia è considerato molto vicino alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, della quale è stato avvocato di fiducia prima della cancellazione dall’albo degli avvocati di Biella. È legato da un’amicizia profonda proprio con Donzelli con il quale a Roma condivide un appartamento, in Rione Monti, per appoggiarsi nelle trasferte romane. Delmastro ha ammesso di aver fornito all’amico e collega di partito quelle informazioni su Cospito ma ha precisato che non si trattava di informazioni riservate.

Delmastro il 15 giugno 2020 presentava alla Camera un’interpellanza parlamentare per chiedere l’encomio solenne – “per l’alta professionalità dimostrata nel contenimento della rivolta carceraria del 5 aprile” – agli agenti coinvolti nei disordini nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta. “Se il ministro interpellato intenda sollecitare da parte del direttore generale dell’amministrazione penitenziaria il conferimento dell’encomio solenne al corpo di polizia penitenziaria in servizio presso l’istituto penitenziario di Santa Maria Capua Vetere che, in operazione di particolare rischio, ha dimostrato di possedere, complessivamente, spiccate qualità professionali e non comune determinazione operativa”. Da precisare che all’epoca non erano emersi i video di quei fatti, passati alla storia come il “pestaggio” di SMCV, che avrebbero portato agli avvisi di garanzia nei confronti di 44 agenti.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.