L'esordio all'Ariston
Chi è Dargen D’Amico, il ‘cantautorap’ all’esordio al Festival di Sanremo con “Dove si balla”
Per i suoi testi, acuti e mai banali, lontani da quelli spesso tracimanti rabbia e atmosfere ‘gangsta’, in molti lo definiscono “cantautorap”. Dargen D’Amico, nome d’arte di Jacopo D’Amico, punta ad essere la rivelazione e la sorpresa della 72esima edizione del Festival di Sanremo in programma dal primo al 5 febbraio.
Milanese, cresciuto nella ‘scuola’ meneghina assieme ad altri mostri sacri del genere come Gué Pequeno e Jake La Furia, con questi due ha anche fondato il gruppo Sacre Scuole pubblicando nel 1999 l’unico album 3 MC’s al cubo.
Due anni dopo il sodalizio termina, mentre Gué Pequeno e Jake La Furia fondarono i Club Dogo insieme al produttore Don Joe.
Dargen invece intraprende la carriera solista che lo porterà ad incidere nove album, fino all’edizione 2022 di Sanremo dove il 41enne correrà col brano “Dove si balla”.
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Un rapper, come detto, molto distante dal mainstream del genere. Lui stesso lo definisce ironicamente “emo rap”, facendo intendere l’uso di tematiche personali e intimiste nella sua musica. Un connubio di soul e pop che dialogano col rap: anche per questo Dargen mette nella sua personale lista di influenze musicali cantautori come Franco Battiato, Enzo Jannacci e Lucio Dalla.
A Sanremo, tra l’altro, Dargen D’Amico è già stato protagonista lo scorso anno: erano sue infatti due delle canzoni di maggior successo della 71esima edizione, “Chiamami per nome” di Fedez e Francesca Michielin, e “Dieci” di Annalisa.
Quest’anno invece sarà proprio lui, il “cantautorap”, a salire sul palco dell’Ariston assieme agli altri 24 concorrenti con un brano che è anche un invito: “Dove si balla” è infatti una richiesta ad uscire di casa e ricominciare a vivere, dopo due anni in cui a causa della pandemia di Coronavirus è stato letteralmente impossibile. “Nel pezzo convivono diverse anime, l’elettronica, le strofe all’italiana. Lo vedrei bene nell’after party di un matrimonio di una coppia di sconosciuti”, spiega Dargen del suo pezzo che promette di far scatenare il pubblico dell’Ariston.
Il testo di ‘Dove si balla’ di Dargen D’Amico
Mi piace la musica dance
Che pure un alieno la impara
E mi piace mi piace mi piace
Che non mi sento più giù
(Più giù)
Mi piace perché sa di te
Di quando ballavi per strada
E mi piace mi piace mi piace
Anche se non ci sei più
(6+)
Ultimamente dormo sempre anche se non sogno
Senza live con il pile sul divano
– Se dormi troppo poi ti svegli morto
Sono d’accordo…
Quindi dove andiamo?
Dove si balla
Fottitene e balla
Tra i rottami
Balla per restare a galla
Negli incubi mediterranei
Che brutta fine le cartoline
La nostra storia che va a farsi benedire
Ma va’ a capire perché si vive se non si balla
Dai metti la musica dance
Che tremano i vetri di casa
E la sente la sente la sente
Anche un parente di giù
(Ciao zio Pino!)
Tanto domani non lavoro e dormo tutto il giorno
Ciao che fai? Quanto stai qui a Milano?
– Ma se ci scopre tu sei un uomo morto
Sono d’accordo…
Non glielo diciamo
Dove si balla
Fottitene e balla
Tra i rottami
Balla per restare a galla
Negli incubi mediterranei
Che brutta fine fermi al confine
La nostra storia che va a farsi benedire
Ma va’ a capire perché si vive se non si balla
Finalmente ho 40 anni ed ho ancora fame
Io non parlo col mio cane ma c’è un bel legame
E sto anche vedendo una
Sono già tre sere
Per ora mangiamo assieme
Ma promette bene
E non si può fare la storia se ti manca il cibo
Tu m’hai levato tutto tranne l’appetito
Ogni tanto in lontanza sento ancora musica
Che fa
Pà para-rà pararà pa-pà
Dove si balla
Fottitene e balla
Tra i rottami
Balla per restare a galla
Negli incubi mediterranei
Che brutta fine le mascherine
La nostra storia che va a farsi benedire
Ma va’ a capire perché si vive se non si balla
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