Cinque donne per cinque serate. Sono Ornella Muti, Lorena Cesarini, Drusilla Foer, Maria Chiara Giannetta e Sabrina Ferilli le co-conduttrici di Amadeus nel Festival di Sanremo che si aprirà sul palco del teatro Ariston dall’1 al 5 febbraio prossimo.

I nomi sono stati ufficializzati dal conduttore della kermesse musicale martedì sera, in collegamento in diretta col Tg1.

Amadeus ha annunciato i nomi delle cinque co-conduttrici seguendo l’ordine delle serate: martedì 1 febbraio ci sarà Ornella Muti, “icona del cinema italiano, con più di 90 film con i più grandi registi”; mercoledì 2 febbraio Lorena Cesarini, “una giovane attrice che ha avuto grande successo con Suburra, una ragazza brillante che porterà la sua energia sul palco dell’Ariston”; giovedì 3 febbraio Drusilla Foer, “un’attrice di cinema, teatro, cantante, star dei social, frequentatrice di jet set, pungente e ironica”; venerdì 4 febbraio Maria Chiara Giannetta, “la protagonista di Blanca, vera rivelazione di questa stagione tv”; quindi il gran finale di sabato 5 febbraio con Sabrina Ferilli, “una delle attrici più amate dal pubblico italiano, una donna che unisce bellezza, talento e simpatia”.

Chi è Drusilla Foer

Il nome ‘meno noto’ al grande pubblico televisivo tra le cinque co-conduttrici è sicuramente quello di Drusilla Foer, scelta da Amadeus per la serata di giovedì 3 febbraio. Il vero nome all’anagrafe di Drusilla è Gianluca Gori, fotografo toscano che ha reso questo suo personaggio popolare in particolare sul web.

Definita sui giornali “Nobildonna”, ironicamente preferisce farsi chiamare “anziana soubrette”. Dopo che il suo personaggio ha spopolato sul web, anche sostenendo cause social di grande importanza, Drusilla è approdata al cinema e in tv: ha recitato nel film “Magnifica Presenza” di Ferzan Ozpetek, è stata giudice a Strafactor, lo speciale di XFactor, ha preso parte al Maurizio Costanzo Show ed è ospite fissa nel salotto di CR-La Repubblica delle Donne.

Altri dettagli sulla sua vita privata emergono da una intervista concessa a Libero nel 2017. Già all’epoca il sogno era quello di poter partecipare al Festival di Sanremo: “Farei volentieri la valletta a Sanremo, adorerei, ma forse sono troppo alta, 1 e 85”, diceva con ironia.

Sempre in una intervista ha raccontato la scelta di dare vita al personaggio di Drussila, il suo alter ego: “Quando ho scoperto un personaggio così chiaro, così libero, ho pensato che tutti dovessero conoscerla e ho spinto la signora a farsi più visibile”.

Un nome scelto, racconta Gori-Drusilla, dopo una notte di amore in America a bordo di un battello chiamato appunto Drusilla: “Il battello è diventato monumento storico, una sorta di pezzo d’antiquariato, come me insomma”, ha raccontato ancora a Libero nel 2017.

 

Redazione

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