Passeggero precedente: "Anche con noi si è perso per alcune ore"
Chi è il ‘sopravvissuto’ del sottomarino Titan, la disdetta via mail prima della scomparsa: “Poco convinto da qualità tecnologie”

Ha disdetto l’escursione a 3800 metri di profondità perché era “poco convinto” delle condizioni di sicurezza. Lui si chiama Chris Brown, ha 61 anni e aveva prenotato il viaggio con il sottomarino Titan della Ocean Gate per visitare da vicino il relitto del Titanic. Poco prima della partenza, avvenuta domenica 18 giugno, ha annullato tutto. A raccontare la sua testimonianza è il tabloid The Sun che sottolinea come Brown avesse concordato il viaggio con l’amico Hamish Harding, una delle cinque persone disperse nel sottomarino che ha ancora scorte di ossigeno fino alle 11 di giovedì 22 giugno. Una corsa contro il tempo che le squadre di ricerca a lavoro da giorni.
Brown ha spiegato ha disdetto tutto perché “preoccupato” per la qualità della tecnologia e dei materiali utilizzati da Ocean Gate, avendo scoperto che i controlli erano “basati su controller in stile gioco per computer“. “Ho scoperto – ha detto – che usavano vecchi pali per impalcature per la zavorra del sottomarino” stile “un’imbarcazione commerciale. Alla fine ho inviato loro una mail e ho detto: ‘Non sono più in grado di andare avanti con questa cosa’. Ho chiesto un rimborso dopo essere stato poco convinto”.
Dopo la scomparsa del sottomarino Titan sono diverse le testimonianze dei passeggeri precedenti. Singolare quella del giornalista della Cbs Davide Pogue che – come ricostruisce il sito britannico Lad Bible – ha raccontato che anche il quella circostanza, la scorsa estate, il sottomarino Titan “si è perso per alcune ore“. Nel suo rapporto dello scorso novembre, ha affermato che l’equipaggio ha chiuso il portello, che aveva “17 bulloni”, il che significa che “non c’era modo di scappare” dall’interno ma solo attraverso l’apertura azionata dall’esterno. “Non ci sono rinforzi, non c’è una capsula di salvataggio: arriva in superficie o muore”, ha aggiunto Pogue.
L’amministratore delegato di OceanGate Stockton Rush, anche lui tra i cinque dispersi – ha spiegato nelle scorse settimane a Pogue che alcune delle parti all’interno della nave erano “componenti standard. Abbiamo solo un pulsante, tutto qui. Dovrebbe essere come un ascensore, non dovrebbe richiedere molta abilità. Facciamo funzionare tutto con questo controller di gioco”. Aggiungendo infine che i creatori di Titan avevano lavorato con colleghi esperti del calibro di Boeing, NASA e Università di Washington per creare un sottomarino in grado di resistere alla pressione delle profondità marine.
Chris Brown, Friend of Hamish Harding, asked @Oceangate for refund after deciding risks were too high to travel on the #Titan to explore the #Titanic.#TitanicTour #Titanic #titanicsubmarine #TitanicTouristSubmarine #TitanicRescue #starlink @Starlink @OceanGateExped… pic.twitter.com/UHN0W9aCF5
— L❤ve🧡thy💛Neighbor (@lisahawkfan) June 21, 2023
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