Vedo gente che pensa solo a chiedere e basta… Per forza non si trova personale nei ristoranti, lo Stato li mantiene a casa con la Naspi e il Reddito di Cittadinanza. Così fai lavoretti, fai il dog sitter e lo stipendio te lo porti a casa lo stesso. Sperando che arrivi la fine del mondo e senza mai pensare al futuro.

Una dichiarazione, quella dell’imprenditrice nel settore della moda Tiziana Fausti, che sta facendo discutere. Intervistata dal Corriere della Sera sulla vicenda che ha coinvolto il preside di un istituto di Dalmine e il divieto di indossare “canottiere, magliette e abiti succinti” (concedendo però il pantalone al ginocchio), la ‘signora della moda bergamasca’ ha parlato di dress code dei ragazzi a scuola, ma anche di giovani e lavoro. Andando ad aggiungere la sua voce a quella di altri volti noti come Alessandro Borghese (“I ragazzi? Preferiscono tenersi stretto il fine settimana per divertirsi con gli amici. E quando decidono di provarci, lo fanno con l’arroganza di chi si sente arrivato e la pretesa di ricevere compensi importanti”) e di Flavio Briatore (“Molti ragazzi cercano lavoro sperando quasi di non trovarlo. Io lo vedo chiaramente: preferiscono il reddito di cittadinanza a un percorso di carriera”).

“Quello che chiedo è che ci sia almeno l’attitudine a fare qualcosa. Non pretendo che tutti siano delle aquile reali anche se ogni tanto qualche aquila arriva” ha sottolineato Tiziana Fausti. Leopardi aveva scritto l’Infinito a 19 anni, ma questi non sanno né scrivere né parlare“. 

Chi è Tiziana Fausti

Tiziana Fausti ha una lunga storia imprenditoriale alle spalle, iniziata alla fine degli anni Settanta. Oggi è a capo di una catena di boutique multibrand, la holding Exor, da 130 dipendenti e 80 milioni di euro di fatturato. Ai negozi di Bergamo e Lugano ha affiancato un portale e-commerce e ora sta curando il rilancio del marchio ‘10 Corso Como’ fondato da Carla Sozzani.

Si presentano candidati che non hanno lo standing per lavorare in un determinato ambiente – ha dichiarato riferendosi alla selezione del personale per la sua azienda. – Questo significa che o la famiglia o la formazione o la scuola non sono stati sufficienti. Ben venga, dunque, un po’ di disciplina che porti al rispetto. Altrimenti si crescono persone che non hanno nerbo e che, quando vengono a chiedere un posto di lavoro, pensano solo al sabato e la domenica liberi e a come vengono pagati gli straordinari. Io dico: comincia a darti da fare, a diventare indispensabile per la realtà in cui lavori”

Anche in fatto di look, l’imprenditrice afferma di essere delusa dai più giovani: “Io vedo questi ragazzi, con i ciuffi che vanno negli occhi e devo dire che non sono contenta di questa gioventù. Il sacrificio è necessario”.