No alle visite agli amici
Congiunti, spostamenti e sport all’aperto: le risposte del governo sulla fase due
“I coniugi, i partner conviventi, i partner delle unioni civili, le persone che sono legate da uno stabile legame affettivo, nonché i parenti fino al sesto grado (come, per esempio, i figli dei cugini tra loro) e gli affini fino al quarto grado (come, per esempio, i cugini del coniuge)”. Così, sulle faq pubblicate sul sito del governo, Palazzo Chigi chiarisce chi sono i congiunti ai quali si potrà andare a fare visita da lunedì.
Via libera, dunque alle visite a casa di genitori, nonni, suoceri e zii e di fidanzati. Secondo fonti di governo nella nozione di “stabile legame affettivo” non rientrano, come invece aveva annunciato il vice ministro Sileri, gli amici.
Da lunedì, chiariscono dal governo, si potrà uscire dal proprio domicilio per andare al lavoro, per motivi di salute, per necessità, ma anche per svolgere attività sportiva o motoria all’aperto. “Pertanto – si legge – le passeggiate sono ammesse solo se strettamente necessarie a realizzare uno spostamento giustificato da uno dei motivi appena indicati. Ad esempio, è giustificato da ragioni di necessità spostarsi per fare la spesa, per acquistare giornali, per andare in farmacia, o comunque per acquistare beni necessari per la vita quotidiana”.
Con la riapertura dei parchi, che sarà però normata dai sindaci, sarà consentito l’accesso del pubblico alle ville e ai giardini pubblici, condizionato però al rigoroso rispetto del divieto di ogni forma di assembramento nonché della distanza di sicurezza interpersonale di un metro. Non potranno essere utilizzate le aree attrezzate per il gioco dei bambini.
Via libera anche all’attività sportiva e motoria all’aperto, consentita solo se svolta individualmente, a meno che non si tratti di persone conviventi, e non più solo in prossimità della propria abitazione. Sarà possibile la presenza di un accompagnatore per i minori.
Obbligatoria la distanza interpersonale di almeno due metri, se si tratta di attività sportiva, e di un metro, se si tratta di semplice attività motoria. In ogni caso sono vietati gli assembramenti.
Consentito anche lo spostamento con mezzi pubblici o privati per raggiungere il luogo individuato per svolgere l’attività fisica, ma sempre entro i confini regionali.
Come annunciato, poi, il dpcm prevede anche la possibilità di fare rientro al proprio domicilio e residenza anche se comporta uno spostamento tra regioni diverse. In questo caso, però, non saranno più consentiti spostamenti al di fuori dei confini della Regione in cui ci si trova, a meno che non ci siano esigenze lavorative, assoluta urgenza o motivi di salute.
Infine, tra i motivi validi, c’è anche quello di far visita nei cimiteri ai defunti, sempre nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro e del divieto di assembramento.
Come per i parchi, anche nei cimiteri deve sempre essere rispettato il divieto di assembramento e, se non fosse possibile evitare tali assembramenti, il sindaco può disporne la temporanea chiusura.
In caso di eventuali controlli, il motivo dello spostamento potrà essere fornito, spiegano dal governo “nelle forme e con le modalità consentite”, ovvero attraverso l’autocertificazione.
“I motivi che rendono legittimi gli spostamenti, secondo le previsioni del dPCM, restano quelli del lavoro, della salute e della necessità. Spostarsi alla seconda casa non è una necessità. In riferimento alle attività sportive e motorie, lo spostamento consentito è quello strettamente necessario a effettuare le attività stesse, con la conseguenza che una volta che queste sono concluse è obbligatorio fare immediato ritorno a casa”. E’ quanto spiegano fonti di governo.
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