Sabato 8 maggio partirà da Torino il Giro d’Italia numero 104, che si concluderà il 20 maggio al Duomo di Milano. Con l’ufficializzazione dei team partecipanti, e soprattutto degli otto uomini a disposizione di ogni formazione, è partita la caccia al ‘nome’, il favorito o i favoriti ad alzare al cielo nella splendida cornice del Duomo il “Trofeo senza fine“, simbolo del trionfo assieme alla maglia rosa. Nomi in gran parte stranieri, con due possibili ‘inserimenti’ nostrani.

La vittoria dell’anno scorso fu conquistata meritatamente dall’inglese Tao Geoghegan Hart, del team britannico Ineos Grenadiers. E proprio dalla fortissima formazione inglese, che farà a meno del campione incarica, che spunta il primo grande favorito della ‘corsa rosa’: il 24enne colombiano Egan Bernal, vincitore del Tour de France del 2019.  Nelle ultime settimane però sono giunte voci che ha dei dolori muscolari e non è al 100% della sua forma fisica.

Chi invece è al meglio della sua forma fisica e vuole vincere a tutti i costi è lo spagnolo Mikel Landa. Il 31enne della Bahrain Victorious l’anno scorso ha sfiorato il podio del Tour de France, dove si classificò quarto. Anche il giovanissima belga Remco Evenepoel, 21enne futura stella del ciclismo mondiale, si è completamente ripreso dal suo infortunio avvenuto durante il Giro di Lombardia, dove a causa di una brutta caduta di è rotto il bacino. Ora l’alfiere della Deceuninck-Quick step è pronto per tentare di correre un Giro da protagonista, anche se le aspettative enormi che i media hanno su di lui dovranno fare i conti con l’assenza dalle corse ufficiali da tanto (troppo?) tempo.

Evenepoel potrebbe quindi correre in appoggio al 22enne Joao Almeida, suo compagno alla Deceuninck-Quick step, che nel 2020 conquistò a sorpresa il quarto posto a Milano dopo aver indossato per quattro giorni la maglia rosa. A tentare di vincere la maglia rosa è anche il 25enne Jai Hindley, della tedesca Team Dsm. L’australiano l’anno scorso iniziò la l’ultima crono di Milano in vetta alla classifica prima di arrendersi al londinese Tao Geoghegan Hart.

Altro ciclista da tenere sott’occhio, reduce dal ritiro dell’anno scorso e che quest’anno punta a fare classifica, è il 25enne russo Aleksandr Vlasov, di fatto capitano della squadra del Kazakistan Astana. La punta di diamante della squadra spagnola Movistar è il 27enne Marc Soler, che però dovrà smentire i dubbi sulla sua tenuta in una corsa di tre settimane.

Il secondo grande favorito per i bookmakers, assieme a Bernal, è il 28enne britannico Simon Yates, capitano della formazione asutraliano Team Bixe Exchange. Yates nel 2018 dominò per due terzi il Giro, soltanto dopo 13 giorni in maglia rosa crollò all’impresa di Chris Froome sul Colle delle Finestre, vedendosi sfilare la maglia rosa. Ma il ‘Folletto di Bury’, come viene chiamato dai suoi tifosi, dopo la Vuelta di Spagna del 2018 è pronto a portarsi a casa un secondo grande giro.

Nella lista dei favoriti, o per meglio dire degli outsider che puntano al colpaccio, ci sono anche due italiani: il 28enne UAE-Emirates Davide Formolo e il 26enne Giulio Ciccone, con gli americani della Trek-Segafredo. L’abruzzese si contenderà con Vincenzo Nibali, lo ‘Squalo’ due volte vincitore del Giro d’Italia (2013 e 2016), il ruolo di capitano: Nibali però dovrà fare i conti con i postumi della frattura del radio destro, col recupero lampo che lo porterà sulle strade del Giro in condizioni tutte da testare.

Tra gli altri outsider ci sono anche il 34enne irlandese Dan Martin, alfiere della Israel Start-up Nation che punta ad arrivare sul podio, mentre la EF Education-Nippo punterà sul 26enne Hugh Carthy e sul 25enne colombiano Daniel Martinez, entrambi ottimi scalatori.

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Laureata in relazioni internazionali e politica globale al The American University of Rome nel 2018 con un master in Sistemi e tecnologie Elettroniche per la sicurezza la difesa e l'intelligence all'Università degli studi di roma "Tor Vergata". Appassionata di politica internazionale e tecnologia