Il voto popolare premia i Kalush Orchestra e consente alla band ucraina di trionfare agli Eurovision Song Contest di Torino. I Kalush Orchestra si sono imposti con la loro ‘Stefania‘, brano dedicato alla figura della madre, ribaltando la classifica grazie al voto del pubblico raccogliendo 631 punti. Blanco e Mahmood, che rappresentavano l’Italia con ‘Brividi‘, hanno chiuso al sesto posto con 268 punti. Al secondo posto la Gran Bretagna (466), al terzo la Spagna (459).

Al PalaOlimpico di Torino il pronostico della vigilia è stato rispettato e la band capitanata da Oleh Psiuk sale sul gradino più alto del podio: quarti dopo il voto delle giurie, gli ucraini grazie al voto popolare che gli assegna 433 punti si aggiudicano il microfono di cristallo. Un messaggio forte che arriva da tutta Europa a supporto dell’Ucraina, per una canzone che, comunque, già prima dello scoppio del conflitto godeva del favore dei pronostici

Lo stesso Psiuk, al termine dell’esibizione, aveva lanciato un appello violando le regole della competizione: “Vi chiedo per favore di aiutare l’Ucraina, Mariupol e Azovstal subito“. Dopo il trionfo, il frontman ha ribadito: “Il nostro appello al termine dell’esibizione? Se il prezzo da pagare fosse stata la squalifica, lo avrei pagato volentieri”.

“Come ogni ucraino, siamo pronti a combattere in guerra, fino alla fine” ha ricordato Oleh Psjuk in conferenza stampa. “Torneremo in Ucraina tra due giorni” ha aggiunto. Sul loro successo è intervenuto anche il presidente Volodymyr Zelensky: “Faremo del nostro meglio” per ospitare l’Eurovision nella città portuale di Mariupol, pesantemente coinvolta dal conflitto attualmente in corso con la Russia. Grazie per la vittoria, alla Kalush Orchestra e a tutti coloro che hanno votato per noi”.

CHI SONO I KALUSH ORCHESTRA

Il gruppo, nato nel 2019 a Kalus nel sud-ovest dell’Ucraina, è composto dal frontman Oleh Psjuk, dal musicista Ihor Didenčuk e dal dj MC KylymMen. Completano l’orchestra i coristi Timofij Muzyčuk, Vitalij Dužyk, Džonni Divnyj, Oleksandr Slobodnjak.

Il successo della band ucraina non deve sorprendere. “I bookie ci davano tra i favoriti anche prima che la guerra iniziasse, questo significa che la musica ucraina piace agli europei – ha ricordato Oleh Psiuk, frontman del gruppo, parlando prima dell’inizio dell’Eurovision – Questa canzone è scritta completamente in lingua ucraina, speriamo che dopo la nostra performance venga data ancora più attenzione alla nostra musica”.

‘Stefania’ presenta un mix di diversi rap con un ritornello folk e beat hip hop, è dedicata alle madri dei membri della band e si basa su vere esperienze di vita. Il brano è stato presentato alle selezioni nazionali ucraine per l’Eurovision Song Contest 2022, alle quali ha partecipato a sorpresa la madre del leader della band nella serata finale, durante la quale ha ascoltato il brano a lei dedicato per la prima volta nella sua vita.

“È un brano su mia madre – racconta Oleh Psiuk – Non le ho mai dedicato una canzone e non sono affatto sicuro che la nostra relazione sia stata particolarmente intensa in passato, ma so che si merita questa canzone. Questa è la cosa migliore che abbia mai fatto per lei“. Le origini della band ucraina appaiono anche nei loro outfit, con i tradizionali giubbotti ‘hutsul keepar’, il cappello da pescatore rosa su misura in tipico stile ucraino e il travestimento da Hutsul molfars, ovvero maghi e sciamani e guaritori tra il popolo Hutsul dell’Ucraina occidentale. L’abito di ogni membro della band presenta anche elementi di colore nero, simbolo di oscurità e di fertilità della terra, e rosso, a indicare amore e sofferenza.

Nella serata, dove hanno ricevuto il massimo punteggio dal televoto, si sono piazzati al secondo posto su otto partecipanti, cedendo la vittoria a Alina Paš con la sua Shadows of Forgotten Ancestors. In seguito al ritiro della Paš per via di una controversia, i Kalush sono stati selezionati internamente dall’emittente ucraina responsabile della partecipazione eurovisiva del paese, UA:PBC, come rappresentanti nazionali a Torino.

La traduzione di ‘Stefania’

Madre Stefania, Stefania mia madre

Il campo è in fiore, ma i suoi capelli stanno diventando grigi

Madre, cantami la ninna nanna

Voglio sentire la tua cara parola

Mi cullava da piccola, mi dava un ritmo

E non puoi togliere la forza di volontà in me

Come l’ho presa io da lei

Penso che ne sapesse più di re Salomone

Troverò sempre la strada di casa

Anche se tutte le strade sono distrutte

Non mi sveglierebbe nemmeno se fuori ci fosse un temporale

O se c’è stata una tempesta tra lei e la nonna

Si fidava di me più di tutti gli altri

Anche quando era stanca, continuava a cullarmi

Ninna nanna, ninna nanna

Madre Stefania, Stefania mia madre

Il campo è in fiore, ma i suoi capelli stanno diventando grigi

Madre, cantami la ninna nanna

Voglio sentire la tua cara parola

Non sono più un bambino,

Ma mi tratterà sempre come tale

Non sono più un bambino

Ma continua a preoccuparsi per me, ogni volta che esco

Madre, sei ancora giovane

Se non apprezzo la tua gentilezza

Sto andando verso un vicolo cieco

Ma il mio amore per te non ha fine

Madre Stefania, Stefania mia madre

Il campo è in fiore, ma i suoi capelli stanno diventando grigi

Madre, cantami la ninna nanna

Voglio sentire la tua cara parola

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Napoletano doc (ma con origini australiane e sannnite), sono un aspirante giornalista: mi occupo principalmente di cronaca, sport e salute.