Artisti e fan sono stati per giorni in apprensione sperando che le sue condizioni potessero migliorare ma alla fine Michele Merlo non ce l’ha fatta. Musicista e cantante, ex di Amici e X Factor si è spento a 28 anni mentre era ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell’Ospedale Maggiore di Bologna.

Il giovane musicista aveva da poco scoperto di essere stato colpito da una leucemia fulminante che ha scatenato un’emorragia celebrale nella note tra giovedì e venerdì. Da giorni Merlo, meglio conosciuto come Mike Bird, soffriva di mal di testa fortissimi tanto da chiedere sui suoi social consiglio ai fan. Su instagram, nel suo ultimo post, Michele aveva pubblicato la foto di un tramonto sul mare: “Vorrei un tramonto ma mi esplode la gola e la testa dal male. Rimedi?”.

Poi nell’arco di poche ore la situazione è drammaticamente peggiorata e alla famiglia sono state prospettate da subito pochissime speranze. Michele si era recato al pronto soccorso di un ospedale nel bolognese ma lì lo avevano rimandato a casa. Poi due giorni dopo è stato sottoposto a un delicatissimo intervento chirurgico che però non è servito a salvargli la vita.

La rabbia della famiglia di Mike Bird: “Mandato via dal pronto soccorso”

Sono stati i suoi familiari a raccontare gli ultimi giorni di Michele. Il giovane cantante vicentino “si sentiva male da giorni – hanno detto – e mercoledì si era recato presso il pronto soccorso di un altro ospedale del bolognese che, probabilmente, scambiando i sintomi descritti per una diversa banale forma virale lo aveva rispedito a casa. Anche durante l’intervento richiesto al pronto intervento nella serata di giovedì, pare che lì per lì, non fosse subito chiara la gravità della situazione”.

“Lamentava dei sintomi che un medico accorto avrebbe colto – ha detto il papà a Repubblica in preda alla rabbia – Aveva una forte emicrania da giorni, dolori al collo e placche in gola, un segnale tipico della leucemia. Se l’avessero visitato avrebbero visto che aveva degli ematomi. Non abbiamo un referto medico ma un braccialetto col codice a barre che io ho a casa”.

“E un audio che mio figlio ha mandato alla morosa – continua il padre di merlo – ‘Sono incazzato, mi hanno detto che intaso il pronto soccorso per due placche in gola’. Invece lui era stanco. Michele aveva due braccia così. Faceva sport, non beveva, non ha mai usato droghe, gli piace la bella vita, mangiare bene, le cose belle, ha girato l’Italia in lungo e in largo”. Il giorno dopo, cioè la sera fra giovedì e venerdì, il giovane cantante è stato operato per un’emorragia cerebrale scatenata da una leucemia fulminante improvvisa.

“Non posso dire se ha riferito al medico di avere, oltre agli altri sintomi, sangue dal naso, come ha avuto, e giramenti di testa. Gli hanno dato degli antibiotici da prendere: quando l’hanno mandato a casa aveva 38,5-39 di febbre. Ma non fidandosi, il giorno dopo ha chiamato il suo medico di famiglia a Bassano, che invece gli ha consigliato un altro antibiotico. Senza vederlo, però. La terapia iniziale era sbagliata a prescindere”.

Merlo è stato colto mercoledì sera da un’emorragia cerebrale, causata da una leucemia fulminante, mentre era a casa della fidanzata, a Bologna. “È stata chiamata l’ambulanza, ma le sue condizioni erano gravissime”.

La famiglia di Michele Merlo: “Non è stata colpa del vaccino contro il Covid, aveva la leucemia”

La famiglia Merlo ha anche voluto “smentire categoricamente quanto alcuni disinformati scrivono sui social: Michele non è stato in nessun modo vaccinato contro il Covid. Michele è stato colpito da una severa forma di leucemia fulminante con successiva emorragia cerebrale”. Una diagnosi forse sbagliata su cui, secondo quanto riportato da Repubblica, l’Ausl sta cercando di fare chiarezza con un’indagine interna.

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Giornalista professionista e videomaker, ha iniziato nel 2006 a scrivere su varie testate nazionali e locali occupandosi di cronaca, cultura e tecnologia. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Orgogliosamente napoletana, si occupa per lo più video e videoreportage. È autrice anche di documentari tra cui “Lo Sfizzicariello – storie di riscatto dal disagio mentale”, menzione speciale al Napoli Film Festival.