“Non mi vergogno a dirlo, ho pianto 3 volte nelle ultime 24 ore… probabilmente per la tensione, probabilmente per la paura e forse anche perché in parte tutto questo l’ho già vissuto”. Inizia così un post sui social di Gianmarco Tamberi, campione nel salto in alto e fresco di medaglia d’oro ai recenti Europei di Atletica allo stadio Olimpico di Roma. Gimbo prova a rassicurare i fan preoccupati per il suo infortunio che lo obbligherà a saltare i prossimi impegni sportivi in vista delle Olimpiadi di Parigi, in programma tra meno di un mese, dove dovrà difendere l’oro conquistato nel 2021 a Tokyo.

Tamberi spiega le sue condizioni fisiche e l’entità dell’infortunio subito: “Mi viene da piangere anche ora mentre scrivo, mi distrugge l’idea di poter compromettere il mio percorso verso quello per cui ho lavorato così tanto. Fortunatamente sono state escluse lesioni muscolari, ma la risonanza evidenzia un importante zona edematosa del bicipite femorale probabilmente dovuta ad una piccola lesione miofasciale (la membrana che ricopre il muscolo)”.

Infortunio Tamberi: i tempi di recupero

Quanto ai tempi di recupero, Gimbo aggiunge: “Dovrebbero essere in teoria piuttosto rapidi ma sicuramente dovrò sottopormi ad una settimana di terapie intensive e allenamenti differenziati. Non sono in pericolo le olimpiadi come tempi ma tutte le gare di avvicinamento che mi avrebbero aiutato a raggiungere il miglior stato di forma quel giorno si. Ho sognato un percorso senza problemi e per la prima volta nella mia vita questo stava per accadere ma ora mi ritrovo sdraiato in un letto con mille dubbi e paure”.

Tamberi e il sogno dell’oro bis olimpico

Dalle lacrime al sogno, Tamberi determinato a recuperare al meglio per entrare nella storia: “Solo una cosa mi rimbomba in testa e mi dà la forza: se nessuno ci è mai riuscito prima, ci deve essere un motivo! Nessuno nella storia ha mai coronato il sogno di vincere due medaglie d’oro in questo dannato sport e vi giuro che io, nonostante questo stop, continuerò a fare di tutto per essere il primo nel riuscirci. Non sarà facile, lo so… ma obiettivamente mi chiedo: cosa è stato facile nella mia carriera?!?! GIURO, NON FINISCE QUI!

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