“Diciamo che il periodo blu di Picasso è durato meno”. Simona Ventura torna in tv e lo fa con ironia, ospite di Che tempo che fa da Fabio Fazio su Discovery, la conduttrice televisiva si presenta in studio con un paio di occhiali da sole aviator, con lenti gialle. Al ‘come stai’ di Fazio, la Ventura risponde con ironia citando il pittore cubista, con un simpatico riferimento ai tratti decisi e scomposti delle sue opere, paragonabili alla malattia di cui sta soffrendo.

Come sta Simona Ventura

Ventura aveva per la prima volta parlato – e mostrato – la sua paralisi facciale durante il programma “Citofonare Rai 2”. La puntata risaliva allo scorso 7 aprile: “Da ieri – racconta Simona – ho mezza faccia bloccata. Non è niente di che, è colpa del freddo, mi sto curando”. Stavolta ‘Supersimo’ è riuscita a restare in studio per tutta la trasmissione, a differenza di qualche settimana fa, quando abbandonò il programma di Paolo Perego anzitempo: “L’ho fatto, c’ho provato, però Paola mi sento di andare a riposo. Quindi so che farai benissimo anche senza di me“. Da quel momento ha accendendo i riflettori sul suo disturbo: La paresi di Bell.

Cos’è la paresi di cui soffre Simona Ventura

La Paresi di Bell si manifesta tipicamente con la distorsione di metà della bocca, l’occhio spalancato e talvolta un dolore dietro l’orecchio e l’alterazione del gusto. Chi ne viene colpito ha difficoltà nel parlare, nel sorridere, nel muovere l’occhio e nel lavarsi i denti. Il meccanismo per cui ciò accade è provocato da un edema che preme sul settimo nervo facciale. Purtroppo, il motivo profondo per cui si forma l’Edema non è conosciuto, per questo la paresi di Bell viene detta anche idiopatica, cioè con una causa sconosciuta. La malattia può comparire senza cause apparenti, oppure essere legata a infezioni acute, herpes labialis, traumi ossei ed eventi cardiovascolari. Il danneggiamento del nervo di solito colpisce una sola metà del volto, e si manifesta con una marcata debolezza dei muscoli.

Nelle scorse settimane, Simona Ventura aveva parlato anche della sua cura: cortisone per la prima settimana e un anti virale, “perché potrebbe essere partita un’infiammazione”, assieme a delle vitamine. Successivamente vine curata con colliri e pomate per lubrificare e prevenire problemi oculari associate a terapie fisioterapiche con massaggi ed esercizi mirati per riequilibrare e rilassare i muscoli facciali. La prognosi è di tre mesi.

Redazione

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