Le grandi squadre di calcio si stanno affrettando a chiudere gli ultimi colpi di mercato con i grandi nomi e anche a Roma mancano poche settimane alla consegna delle firme per l’elenco delle imminenti comunali. Ex calciatori, miss, soubrette e vip di ogni sorta sfilano sperando ti trovare un posto in lista. Ore febbrili per i comitati che cercano, tra i tanti sconosciuti, di accaparrarsi qualche volto noto per farsi un po di pubblicità.

L’ultimo colpo di mercato lo sigla Enrico Michetti nella sua civica di centrodestra, dopo l’ex romanista Antonio Di Carlo è l’ora di Pippo Franco. L’80enne, ex cabarettista del Bagaglino dice: “Voglio rilanciare la cultura di Roma. Il mio indirizzo è artistico, sono stato anche pittore e ho fatto il liceo artistico. Come assessore alla cultura posso pure essere d’aiuto”.

Virginia Raggi, alla ricerca del mandato bis, non rimane a guardare e cerca di aggiustare le sue liste. Correre in solitaria questa volta per il M5S non basta. Nel cartello femminista chiamato ‘Con le donne per Roma’, correrà infatti anche Nadia Bengala, ex miss Italia ’88 e valletta del leggendario Ok il prezzo è giusto con Iva Zanicchi. In lista insieme correrà anche il regista e scenografo Massimo Spano, autore con Sabina Guzzanti e Massimo Wertmüller di ‘Agosto’, racconto di uno spaccato della periferia romana. Che sia questa la mossa giusta per accaparrarsi i voti delle borgate?

Virginia Raggi ha pronta anche la lista moderata ‘Roma decide’ e ‘Sportivi per Roma’, che terrà dentro rappresentanti di palestre e del mondo dell’associazionismo romano. La civica personale ‘Per Virginia’ invece sarà capeggiata da un’altra Raggi, Gabriella, storica capo-segreteria della sindaca in questi anni a Palazzo Senatorio. Ieri sera, Raggi ha cenato con Massimo Ferrero, presidente della Sampdoria e produttore cinematografico (con 12 sale nella capitale), che ha dispensato parole al miele per la sindaca e poi ha detto: “Io candidato? Lo scopriremo presto”.

Indietro invece il Pd che non è riuscito a trovare un big come capofila per i candidati al Consiglio comunale. L’ex ministra Beatrice Lorenzin alla fine ha detto no alla corsa per l’Aula Giulio Cesare ma avrà comunque un ruolo, come presidente del comitato elettorale di Roberto Gualtieri. Anche Alessio D’Amato, assessore alla Sanità di Zingaretti e forte del consenso per la gestione dell’emergenza Covid e dei vaccini ha declinato l’invito nelle scorse settimane. Quasi per esclusione alla fine la capolista sarà Sabrina Alfonsi, mini-sindaco uscente del I Municipio, secondo l’ex calciatore della Roma di Liedholm Ubaldo Righetti e poi Stefano Marongiu, l’infermiere dello Spallanzani premiato da Mattarella nel 2015 per avere combattuto l’ebola in Sierra Leone.

L’unico a non avere problemi di liste (perché ne ha solo una insieme ai renziani) è Carlo Calenda. Ieri il leader di Azione se l’è presa con Radio Radio. L’emittente aveva come speaker Michetti, ultimamente ospitato ogni giorno. “Un conduttore”, ha twittato l’ex ministro dello Sviluppo, “ha detto che ‘sfonna’ Calenda, in senso fisico, perché non si può prendere in giro Michetti. Verificheremo se è ammissibile che una radio faccia campagna elettorale parlando del nostro simbolo e del nostro candidato. Lasciandogli il microfono in esclusiva e a volontà e lanciando minacce fisiche agli altri candidati”.

Riccardo Annibali

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