Europa
Congo, orrori e massacri contro i Cristiani. L’uomo di Musk chiede al governo di aprire corridoi umanitari

Non ci è dato sapere se nel programma elettorale del Mega, il movimento politico transcontinentale lanciato da Elon Musk, per rendere l’Europa di nuovo grande, ci sia un capitolo dedicato ai corridoi umanitari. Con il consueto linguaggio semplice e diretto è rimbalzato su X un post di Andrea Stroppa, il “referente italiano” dell’imprenditore braccio destro di Trump. Stroppa riporta la notizia del ritrovamento, all’interno di una Chiesa in Congo, di settanta persone di fede cristiana, decapitate, compresi numerosi bambini e sollecita il governo italiano ad aprire le porte ai perseguitati attraverso corridoio umanitari sicuri.
Gli orrori contro i Cristiani
L’epicentro di questo massacro è l’Africa subsahariana, dove secondo una analisi demografica del Pew Research Center, entro il 2060, vivrà quasi la metà di tutta la comunità cristiana mondiale che subisce ancora persecuzioni. Corea del Nord, Armenia, Mynmar, India, Nicaragua sono solo alcuni dei teatri degli episodi più recenti. Rapimenti, deportazioni, abusi sessuali, sfregi, roghi, decapitazioni sono i riti universali di un supplizio senza confini, finalizzato a sradicare e a punire la presenza cristiana. Ricordando l’uccisione di un gruppo di suore in Yemen, Papa Francesco aveva sentenziato senza troppi giri di parole che ci sono più martiri oggi dei primi tempi della Chiesa. Una presa d’atto disperata, cui fa da contraltare il silenzio e l’inerzia delle organizzazioni internazionali. L’Osservatore permanente vaticano all’Onu, Mons. Bernardito Auza aveva raccontato come i cristiani sono colpiti da persecuzioni o discriminazioni in 151 dei 193 Stati membri delle Nazioni Unite. Secondo l’Ong Portes Ouvertes i cristiani a rischio nel mondo sono più di 380 milioni.
Non dobbiamo stupirci allora se ‘scopriamo’ da un post su X di Stroppa che il giorno di San Valentino in una Chiesa di Kasanga, nella regione orientale della Repubblica Democratica del Congo, sono stati rinvenuti i corpi decapitati di settanta fedeli cristiani, fra cui anziani e bambini. Gli autori della mattanza sono i militanti dell’Adf, la costola congolese del Califfato, una coalizione di miliziani islamici per lo più ugandesi che da diversi anni mette a ferro e fuoco quella area del Paese. La pace resterà sempre un traguardo difficile senza il riconoscimento universale della libertà religiosa, tema troppo importante da essere lasciato a un movimento politico in franchising.
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