Oltre 200.000 banche, 435 milioni di soci, 730 milioni di clienti, 9.000 miliardi di euro di raccolta e 7.000 miliardi di euro di impieghi. Sono i numeri della Cooperazione Bancaria nel mondo. Istituti protagonisti in diversi paesi sia ad economia avanzata come nel Nord America, in Europa in Corea del Sud o in Oceania, sia in realtà economiche molto dinamiche come quella del sub-continente indiano o ancora in contesti in rapida espansione ma ancora fragili come nel caso dell’Africa.

Pur declinandosi in forma diversa per effetto anche di tradizioni e culture differenti, la Cooperazione Bancaria mantiene intatta la sua mission di fondo, ossia favorire l’accesso al credito per promuovere lo sviluppo in contesti disagiati o per consolidare quanto già realizzato in precedenza. Un modello non solo attuale, come dimostra la sua diffusione nel mondo accresciuta ancor di più negli ultimi anni, ma dall’efficacia dimostrata nel saper far fronte alle istanze che da più parti provengono dai territori d’insediamento e dalle comunità. Un esempio che conferma quanto sia importante preservare la biodiversità bancaria se si vuole operare al meglio per affrontare situazioni potenziali di shock che potrebbero avvenire all’improvviso come nel caso della recente ondata pandemica.

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