«Le emergenze climatiche non sono qualcosa che avranno un impatto sul futuro, che avranno effetto sui bambini nati oggi una volta adulti, hanno già effetto sulle persone che vivono oggi», ha detto Greta Thunberg aprendo la conferenza stampa organizzata da Fridays for Future durante la Cop 25 in corso a Madrid. La conferenza stampa è iniziata in ritardo per la grande quantità di persone in coda per seguire l’attivista svedese, al punto che la sala è stata chiusa e poi riaperta solo ai giornalisti. «Abbiamo il dovere di usare l’attenzione dei media per la nostra piattaforma e per far sentire la nostra voce – ha aggiunto Greta, prima di dare la parola alla moderatrice Luisa Neubauer e ad alcuni attivisti da tutto il mondo, dall’Uganda al Cile, presenti alla conferenza stampa -. Noi, io e Luisa, non parleremo oggi, siamo privilegiate perché le nostre storie sono state già dette, ma non sono le nostre storie che devono essere ascoltate ma quelle degli altri, soprattutto nel sud del mondo e nelle comunità indigene.

Abbiamo creato questo evento come una sorta di piattaforma per condividere le storie che devono essere conosciute». «Abbiamo notato un’attenzione dei media – ha detto la giovane attivista per il clima – e crediamo che sia nostra responsabilità morale usare questa attenzione per dare voce a coloro che hanno bisogno di raccontare le loro storie». La giovane svedese ha insistito sul fatto che ci sono popolazioni del Sud e i popoli indigeni che hanno bisogno di raccontare la loro storia. «L’impatto del cambiamento climatico non riguarderà solo i bambini di oggi. Sta colpendo molte persone, che oggi soffrono e muoiono – ha aggiunto – Ecco perché abbiamo creato questo evento».

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