“Il partito comunista cinese ha fatto tutto ciò che ha potuto per non diffondere informazioni” sulla pandemia di coronavirus. Così il segretario di Stato Usa, Mike Pompeo, intervistato dalla Abc, secondo cui, in base alle informazioni raccolte dalla commissione parlamentare per l’Intelligence, non si tratterebbe comunque di un virus creato dall’uomo.

“Mentre la commissione parlamentare per l’intelligence continua a fare il suo lavoro, io posso dire che ci sono significative prove che questo virus è arrivato da quel laboratorio a Wuhan” dichiara Pompeo aggiungendo che i cinesi “hanno una storia di fallimenti in laboratori”, che “non vengono gestiti secondo gli standard”.

Nuove accuse dagli Usa dopo le parole del presidente Donald Trump che nella giornata di ieri ha ribadito di avere le prove sull’origine del coronavirus in un laboratorio di Wuhan ma di non poterne parlare. Secondo il presidente americano “ci sono persone che stanno esaminando” la questione, “scienziati, gente dell’intelligence e altri, metteremo tutto insieme” quello che verrà fuori, “penso che alla fine avremo una risposta molto buona e anche la Cina potrebbe dircelo”.

Incalzato dai giornalisti di riferire ulteriori informazioni sulle prove che avrebbe raccolto, Trump ha tagliato corto: “Non posso dirvelo, non mi è permesso di parlarvene”.

UN MORTO OGNI 44 SECONDI – Intanto negli Usa l’emergenza coronavirus ha provocato la morte di un cittadino ogni 44 secondi nel mese di aprile. A riferirlo è la Cnn secondo i dati della Johns Hopkins University. I casi negli Usa sono 1,13 milioni e i morti 66.368. I test effettuati sono 6,81 milioni su una popolazione di 330 milioni di persone. Lo Stato più colpito è quello di New York, con 318.134 casi e 24.035 morti.

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