Il papà di Mattia, il primo italiano contagiato dal Coronavirus, è tra le centinaia di vittime che in questi giorni ha duramente colpito la regione Lombardia. Papà Moreno, che abitava a Castiglione d’Adda (Lodi), uno dei primi comuni ad entrare nella zona rossa per il contenimento del covid-19, è deceduto nelle scorse ore.

La scomparsa del genitore arriva pochi giorni prima del possibile ritorno a casa del figlio Mattia. Il 38enne di Codogno  potrebbe essere dimesso così come ha dichiarato l’assessore regionale al Welfare della Lombardia, Giulio Gallera.

Lo stesso Gallera lo scorso 9 marzo annunciò notizie incoraggianti relative al “paziente uno”: “È stato ‘stubato‘ in quanto ha iniziato a respirare autonomamente”. Mattia, manager della Unilever, la multinazionale olandese-britannica titolare di 400 marchi tra i più diffusi nel campo dell’alimentazione, bevande, prodotti per l’igiene e per la casa, è stato trasferito dalla terapia intensiva a quella sub intensiva nell’ospedale San Matteo di Pavia dove è ricoverato.

LA RICOSTRUZIONE – Mattia era arrivo lo scorso 18 febbraio al pronto soccorso dell’ospedale di Codogno dove i medici gli avevano diagnosticato una lieve polmonite. Nelle ore successive le sue condizioni di salute sono degenerate fino al ricovero, la mattina del 20 febbraio, in rianimazione. Da accertamenti successivi, tramite anche il racconto della moglie, è emerso che l’uomo nelle settimane precedenti aveva incontrato a cena un amico rientrato dalla Cina per lavoro. Da lì è stato effettuato il test che ha poi accertato la positività al coronavirus.

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