Dopo i casi in Germania e Brasile, anche in Italia si registrano alcuni focolai di Covid-19 in macelli e salumifici. Sono infatti 68 i dipendenti risultati positivi al tampone nel Mantovano: l’ultimo focolaio ha riguardato un salumificio di Viadana, portando così a 5 le attività produttive di questo tipo in cui si è sviluppato il contagio.

Nel salumificio di Viadana sono intervenute sabato le squadre Usca (Unità speciali di continuità assistenziale) dell’Ats Valpadana, che hanno sottoposto a sapone 26 dipendenti dopo che uno di questi era stato ricoverato con febbre alta in ospedale. Dai tamponi sono emersi 5 positivi, tra cui 3 dipendenti di una cooperativa che lavorano nel salumificio.

Per questo l’Ats ha disposto la chiusura del macello, mentre oggi è attesa la sua sanificazione. Nei cinque macelli esaminati tra Viadana e Dosolo sono quindi 68 i lavoratori risultati contagiati: sono in gran parte asintomatici o paucisintomatici, e non tutti sono residenti nel Mantovano. Solo due di questi sono ricoverati in ospedale, ma in condizioni non gravi.

Ad essere interessati dai focolai sono il salumificio Gardani (11 casi di positività tra i dipendenti), il macello Ghinzelli (41 casi), il salumificio Rosa (6 casi) e il salumificio Fratelli Montagnini (5), tutti a Viadana, e il macello Martelli di Dosolo (5 casi).

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