Si registra il primo caso di Covid-19 negli istituti penitenziari della Campania. A renderlo noto è Samuele Ciambriello, Garante dei detenuti della Regione Campania.

“Il primo detenuto contagiato in Campania – fa sapere Ciambriello – è l’ospite di un reparto di alta sicurezza nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. La persona detenuta è stata sottoposta a tampone ed è risultata positiva. Viste le sue condizioni di salute è stato trasportato al Cotugno, mentre all’interno del carcere sono state attivare le misure previste per contenere il contagio”. Il Garante fa sapere che il reparto è stato isolato e che sono iniziati i test rapidi per i 131 detenuti e per i 54 agenti che vi operano.

“Il mio primo pensiero va all’uomo e ai suoi familiari – ha detto Ciambriello – e a tutti coloro che sono ristretti e al personale del carcere. Verificheremo che siano adottate tutte le misure necessarie a tutela della salute e daremo tutta la nostra collaborazione istituzionale”. “Ciò detto – ha proseguito – occorre lucidità e coraggio. Questo episodio dimostra che è concreto ed attuale il rischio epidemico nelle carceri, bisogna affrontare con lucidità il problema e avere il coraggio di sostenere misure detentive alternative al carcere per alleggerire la pressione del sovraffollamento. È possibile garantire le esigenze di sicurezza sociale e la tutela della salute dei detenuti e del personale penitenziario. Non c’è tempo da perdere, la politica si assuma il coraggio di scelte indispensabili, senza cedere alla demagogia e alla paura”.

Appelli per intervenire nelle carceri, e prevenire la diffusione del coronavirus, sono arrivati dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, da Papa Francesco, dalla Giunta delle Camere Penali, dalla Cassazione, dal Garante dei detenuti nazionale Mauro Palma e da quelli locali, da associazioni umanitarie e impegnate nel volontariato.

Tra il 7 e l’11 marzo, a causa delle sospensioni dei colloqui con i familiari, una misura presa per contenere l’emergenza coronavirus, si sono verificati scontri e rivolte negli istituti penitenziari di tutto il Paese che hanno portato alla morte di 12 detenuti. Nel carcere di Poggioreale, a Napoli, un gruppo di detenuti è salito sul tetto del carcere. La diffusione coronavirus ha evidenziato in maniera ancora più lampante la criticità principali nelle carceri italiane, ovvero il sovraffollamento. Il primo detenuto morto a causa delle complicanze legate al coronavirus si trovava a Bologna, aveva 76 anni, è deceduto il 2 aprile.

Redazione

Autore