Giovanni Amoroso è il nuovo presidente della Corte Costituzionale. Nato a Mercato San Severino (Salerno) il 30 marzo 1949, prende il posto di Augusto Barbera che ha terminato il suo incarico lo scorso 21 dicembre.

Amoroso è stato scelto con un voto all’unanimità; il mandato terminerà il 13 novembre 2026. Il giudice ha poi nominato come vicepresidenti Francesco Viganò (professore ordinario di Diritto penale) e Luca Antonini (professore ordinario di Diritto costituzionale). In giornata ha telefonato alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che le ha rivolto i suoi auguri di buon lavoro.

«Il mio impegno sarà assoluto, con disciplina e onore come richiede l’articolo 54 della Costituzione. La bussola è la Costituzione, l’Europa è la stella polare. Non giova al paese che ci sia una situazione, se non di conflitto, di non armonia tra magistratura e politica», sono state le prime parole pronunciate da Amoroso. Che si è espresso anche sul tema dell’autonomia differenziata: «La possibilità di determinare i Lep senza un intervento del legislatore non c’è. Il quesito se “volete o non volete l’autonomia” è un interrogativo contro la Costituzione, non sarebbe possibile perché è contro una norma costituzionale». Quanto al terzo mandato per i governatori, il presidente della Corte Costituzionale ha chiarito: «C’è stata un’impugnazione della Regione Campania. Sarà fissata credo in primavera, piuttosto che in estate».

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