La parola deriva dal greco: “kopros” che significa “feci” e “Phago” ovvero “io mangio”: la coprofagia è dunque un comportamento per lo più animale che consiste nell’ingoiare escrementi propri o altrui. Abbastanza diffusa nel mondo animale, per gli esseri umani è associabile a disturbi psichici e di malattie come la schizofrenia o a disordini nella personalità. Ma c’è anche chi la considera una pratica erotica.

Detta anche parafilia sessuale o coprofilia è caratterizzata dal particolare interesse dell’individuo per gli escrementi che diventano oggetto di piacere e, in alcuni casi, di eccitazione sessuale. Nelle pratiche erotiche BDSM e fetish consiste in una serie di giochi connessi alla defecazione. Nell’ultimo periodo sui social è diventato virale l’hashtag Dubai Porta Potty. Letteralmente significa “bagno portatile”.

Sembra che qualcuno tra i ricchi uomini arabi abbia iniziato a offrire denaro a modelle e influencer in cambio di pratiche erotiche come mangiare i loro escrementi o cospargersi il corpo con questi. Non è ancora chiaro quanto questo fenomeno sia vero ma certamente sta cerando dibattito tanto da aver improvvisamente portato alla luce questa pratica.

In alcuni soggetti la coprofagia è associabile a disturbi di schizofrenia. Le cause della coprofagia umana, al pari di altre parafilie, non sono ancora del tutto noti. La coprofagia può avere dei rischi sulla salute legati all’igiene nelle feci sono contenuti numerosi batteri e virus e la loro ingestione potrebbe causare gravi danni alla salute. La pratica della coprofagia comporta seri rischi per chi ingerisce poiché le feci sono un veicolo per numerosi agenti patogeni, anche vermi e parassiti.

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