Per Washington è spionaggio, non rilevazioni meteo
Cos’è un pallone spia, il caso di quello cinese abbattuto dagli USA: le dimensioni e a cosa serve

Quel pallone aerostatico cinese “era chiaramente per attività di intelligence e incoerente con l’equipaggiamento a bordo dei palloni meteorologici”. Così il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti sul cosiddetto “pallone spia” individuato nello spazio aereo americano e abbattuto qualche giorno dopo. E così Washington smentisce le ragioni e le spiegazioni di Pechino che aveva parlato di un’attrezzatura utilizzata a scopi meteorologici finita fuori rotta. È un caso – diplomatico, geopolitico, internazionale – tra le due superpotenze mondiali quello esploso intorno ai palloni spia : è saltato il viaggio diplomatico del segretario di stato Antony Blinken e i toni tra Washington e Pechino sono diventati sempre più duri tra accuse incrociate e smentite.
Quando la notizia dell’individuazione del pallone aerostatico ha fatto il giro del mondo, si erano sprecati i titoli sulla Guerra Fredda: molto utilizzati durante gli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento, i dirigibili sono stati superati da altri mezzi più sofisticati anche se gli esperti non escludono possano tornare in auge. Il loro uso era stato adottato da subito dopo la messa a punto dell’invenzione della mongolfiera, a fine 18esimo secolo. A utilizzarli per prima fu la Francia, nella battaglia di Fleurus nel 1794. Furono molto usati – soprattutto per osservare il campo di battaglia dall’alto – in seguito nella Guerra Civile Americana e nella Prima Guerra Mondiale. Il Giappone si specializzò nei cosiddetti “palloni incendiari”: che precipitavano al suolo rilasciando un carico infuocato, circa 300 raggiunsero gli USA durante la Seconda Guerra Mondiale.
Gli stessi Stati Uniti lanciarono diversi programmi di sorveglianza e spionaggio tramite i palloni aerostatici negli anni della Guerra Fredda, il più famoso dei quali è stato il Progetto Moby Dick. Le forze armate dell’Unione Sovietica nel 1956 abbatterono centinaia di palloni spia lanciati da Washington da Germania Ovest e Turchia. I dirigibili che si salvarono – qualche decina – portarono però in dotazione delle informazioni preziose, tra cui un deposito nucleare all’epoca sconosciuto nel resto del mondo. I palloni spia non sono mai stati abbandonati ma a partire dagli anni Sessanta il loro lavoro è stato in gran parte sostituito da quello dei satelliti.
Sfruttati anche per rilevazioni meteo o fini scientifici, la miniaturizzazione della tecnologia potrebbe permettere un ritorno a un loro più massiccio utilizzo anche nel campo dello spionaggio. Possono montare fotocamere, videocamere, radar e sensori. E rispetto ai satelliti restano molto più economici anche se meno all’avanguardia. Volano tra i 24 e i 37mila metri, molto più in alto rispetto agli aerei civili o militari, e possono essere piuttosto grandi – nel caso dell’avvistamento che sta facendo discutere, all’incirca quanto tre autobus. Secondo quanto scrive Il Post in un articolo dettagliato, sono anche difficili da abbattere: non solo perché possono sfuggire ai radar ma anche perché volano ad altitudini non raggiungibili dai caccia e quando vengono colpiti perdono aria e quota gradualmente.
Il caso Cina-USA
Il pallone era stato individuato circa una settimana fa: si sarebbe mosso sulle isole Aleutine, sul mare di Berin, Alaska, Canada fino agli Stati Uniti, in Idaho, sul Montana nei pressi di una base con armi nucleari e fino alle coste del South Carolina. È stato abbattuto quando sorvolava le acque dell’Oceano Atlantico. Era dotato di pannelli solari, eliche e timoni – attrezzatura che li permetterebbe di deviare e di autoalimetarsi. Per il Pentagono la Cina alla fine del 2021 aveva a disposizione oltre 260 satelliti per attività di sorveglianza e spionaggio. Sempre secondo gli americani il Presidente Cinese Xi Jinping nel 2015 ha creato un programma controllato dalle Forze di supporto strategico dell’Esercito Popolare di Liberazione, una divisione apposita.
La conclusione del Dipartimento è arrivata dopo l’analisi di immagini in alta definizione ottenute con un aereo Spia U-2 mandato dagli americani mentre il pallone era ancora in volo. Le immagini ottenute dalle rilevazioni avrebbero confermato l’ipotesi già diffusa dalle autorità americane: quella secondo cui il pallone fosse un veicolo militare utilizzato per fini di spionaggio dall’esercito cinese. Diplomatici di oltre 40 Paesi erano stati invitati mercoledì scorso a un incontro con rappresentati del governo degli Stati Uniti per avere informazioni sulla vicenda.
Sostiene Washington che un pallone spia era stato individuato a febbraio del 2022 sull’isola Kauai delle Hawaii, dove hanno sede una base missilistica e altre strutture militari, che almeno altri quattro avvistamenti erano stati segnalati negli ultimi sette anni e che palloni aerostatici di origine cinese siano stati segnalati negli ultimi anni negli spazi aerei di Giappone, Taiwan, Filippine e di altri Paesi asiatici. Un altro pallone è stato individuato in questi giorni nei cieli del Sudamerica. “Abbiamo condiviso informazioni apprese dall’attenta osservazione del funzionamento del sistema mentre era nel nostro spazio aereo”, ha detto il segretario di Stato Antony Blinken che domenica scorsa era atteso a Pechino – la prima visita dopo sei anni di un segretario di Stato americano e la prima di un ministro del governo di Joe Biden -, prima che scoppiasse il caso e che il viaggio saltasse, rimandato.
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