Equilibri sconvolti al congresso
Così PiùEuropa diventa PiùGiugliano: la cordata campana e la rivolta interna
1900 iscritti dalla zona di Giugliano e Afragola chiedono al segretario riconfermato Magi di contare di più. Protesta social di alcuni dirigenti, Taradash e Della Vedova pronti a lasciare? Chiesto l’intervento di Bonino

Il congresso di +Europa concluso domenica a Roma lascia aperto uno strascico di veleni. Esponenti storici della formazione nata da Emma Bonino e Benedetto Della Vedova dichiarano di trovare ‘snaturato’ il soggetto uscito dalla tre giorni che ha riconfermato Riccardo Magi alla guida. E minacciano di andarsene, sbattendo la porta. Tra questi alcuni dei nomi più importanti tra gli stessi fondatori del partito: si parla di Marco Taradash ed altri.
Cosa è successo?
Qualche dato bizzarro, effettivamente, salta all’occhio. 1900 persone si sono iscritte al partito di Riccardo Magi nello spazio degli ultimi giorni del dicembre scorso. Tutti o quasi dagli stessi comuni. Un terzo degli iscritti a +Europa risulta residente in provincia di Napoli, c’è chi parla del 40%. Con una curiosa incidenza di tessere provenienti dall’area di Giugliano, comune dell’hinterland napoletano interessata nelle scorse settimane da una vasta operazione anti camorra della Dda di Napoli. La nuova “capitale” degli europeisti di scuola radicale, dove improvvisamente hanno fatto ampia breccia i valori di +Europa, è la cittadina dove sono state arrestate proprio nei giorni scorsi 25 persone per associazione di tipo mafioso, scambio elettorale politico-mafioso, estorsione, tentata estorsione, usura e altri reati compiuti con l’aggravante mafiosa.
La scalata delle cordate
Va fatta una premessa per capire con precisione quel che è avvenuto. +Europa è un piccolo partito (tra lo 0.7% e l’1.2% negli ultimi sondaggi) che gode comunque di pari dignità, rispetto agli alleati maggiori della coalizione di centrosinistra, quando deve sedere ai tavoli dove si decidono – per esempio – le candidature regionali. Ed è un partito scalabile, aperto e contendibile. Ha una base di poche migliaia di iscritti, una quota di adesione base da 50 euro e applica l’aureo principio della doppia tessera radicale: ci si può iscrivere a +Europa avendo anche altre tessere in tasca. Nel passato questa scalabilità aveva consentito ad altre cordate – chi non ricorda l’operazione di Federico Pizzarotti? – di arrivare ai vertici del partito con la velocità di un leopardo su un branco di gazzelle.
Se il congresso appena concluso ha visto la partecipazione di qualche leopardo, lo diranno i fatti. Certamente ha messo in fuga più di qualcuno, che da ieri – via social – ha preannunciato di allontanarsi. Riavvolgiamo il nastro per riassumere i fatti: nel settembre scorso gli iscritti al partito erano 4300 circa. Pochi giorni prima della fine dell’anno il segretario, Riccardo Magi, rivolge un appello: ultimi giorni per iscriversi, poi si chiude e ci si conta per andare a congresso. Come un sol uomo, in pochissimi giorni – c’è chi dice in 48 ore – vengono registrate 1900 adesioni. Che sconvolgono gli equilibri. Non sono maggioranza, da soli, ma vanno a dare un sostegno decisivo: all’avvio del congresso c’erano cinque liste in corsa per gli organi dirigenti interni.
Il nuovo gruppo dirigente campano
La lista a sostegno di Riccardo Magi era fatta da 123 delegati. Sessantuno di questi si sono staccati, per contarsi: era il gruppo dei campani guidati da Rosario Mariniello, attivo in quel di Giugliano. Mariniello, uno dei nuovi punti di riferimento della comunità di +Europa, è un iscritto degli ultimi tempi evidentemente dotato di particolari doti carismatiche: è riuscito a coordinare dal nulla un vasto gruppo di iscritti che ha generato una platea di delegati in grado di orientare le decisioni congressuali e a eleggere il nuovo gruppo dirigente. Nel congresso è scoppiata la contestazione. Viene chiesta la convocazione del comitato dei garanti, in un primo tempo negata, poi ammessa. I garanti però non hanno avuto tempo e modo per completare su tutti gli iscritti le verifiche del caso: lo statuto di +Europa prevede che ciascun iscritto versi la quota della sua tessera con una sua carta di credito o con bonifico individuale.
Per “ragioni di privacy”, è stato detto al congresso, non è stato possibile certificare il rispetto di questa regola per tutti i nuovi tesserati. Così le sinuose dinamiche congressuali hanno preso la strada dei rapporti di forza, il blocco dei 1900 iscritti ha mosso i suoi 61 delegati contribuendo a fotografare la leadership di Riccardo Magi e la presidenza assunta dal giovane Matteo Hallissey, in debito di gratitudine verso i grandi elettori (ancorché neofiti) della Campania. Regione nella quale peraltro, come nella confinante Puglia, il centrosinistra si appresta a riunire il tavolo per le candidature, convocando naturalmente +Europa. Benedetto Della Vedova avrebbe raggiunto Emma Bonino per metterla al corrente dei dettagli e chiederle un consiglio. Si apre una fase di confronto tesa e dagli esiti incerti, in quella che era +Europa e che adesso è +Giugliano.
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