Il conclave
Più Europa a congresso, gli eredi di Pannella crescono: Hallissey affiancherà Magi?
All’Antonianum tre giorni di confronto per il nuovo vertice del partito. Le cinque mozioni confermeranno la leadership, con qualche novità

Più Europa che cos’è e cosa vuole diventare? A dirlo saranno le conclusioni del IV Congresso che parte oggi, fino a domenica. I delegati del partito liberal-europeista si riuniranno “in Conclave” per definire la direzione politica dei prossimi due anni. Come avviene dalla sua nascita, il partito fondato da Emma Bonino si trova puntualmente attraversato da polemiche e scontri in occasione del momento congressuale, con dispute talvolta giunte persino in tribunale.
Sono i rischi insiti in un movimento che mantiene ancora pervicacemente una struttura pienamente democratica, con la possibilità per tanti attori, anche esterni a quella comunità, di aderire e partecipare: era successo due anni fa con la candidatura di Federico Pizzarotti, che poi si era “accontentato” di un compromesso con Riccardo Magi per un ruolo da presidente poi abbandonato per inseguire Azione. Poteva accadere questa volta con l’ingresso a sorpresa di Gennaro Migliore, che tuttavia non sembra destinato ad avere un ruolo decisivo nei futuri assetti di +Europa.
La sua lista, “Operazione Millennium” (dal nome della famosa operazione militare della seconda guerra mondiale), non è riuscita ad eguagliare l’operazione Pizzarotti dello scorso congresso, nonostante fosse il frutto del lavoro comune di tante anime, come gli stessi orfani della mozione “Nuove Energie” di Pizzarotti (vicini a Calenda) e i seguaci dell’ex tesoriere radicale Valerio Federico. A strappare il primo posto tra le liste più votate è stata la lista guidata dall’attuale segretario, Riccardo Magi, “Immagina la Rivoluzione Europea”, che vede tra i principali sottoscrittori figure come Carla Taibi, attuale tesoriera molto legata ad Emma Bonino, e Antonella Soldo, attivista antiproibizionista e candidata alle scorse elezioni europee.
A sostenere la riconferma di Magi alla segreteria, esito quasi scontato del congresso, anche la lista “Europeismo o Fascismo” di ispirazione liberal-socialista, che nonostante i pochi voti raccolti potrebbe essere cruciale per comporre la nuova maggioranza. Un po’ in disparte, nel tentativo di non restare escluso, l’ex segretario Benedetto della Vedova che, con la scelta del nome per la sua lista, “Stati Uniti d’Europa”, sembra avere già chiaro un orizzonte di alleanza per +Europa che ricalchi lo schema, pur non vincente dal punto di vista elettorale, visto alle europee.
Ma la vera novità a questo Congresso sembra essere la componente guidata da Matteo Hallissey, presidente dei Radicali Italiani, che aveva fatto molto discutere lo scorso anno per le battaglie per la concorrenza contro tassisti e balneari, e che ora, con la sua lista “Eretika” dallo sgargiante colore rosa, punta a diventare il vero game changer del nuovo corso di +Europa. Già all’ultimo Congresso dei Radicali aveva deciso di non ricandidarsi alla Segreteria auspicando una rinnovata convergenza con altri soggetti radicali, a partire da +Europa, per ritrovare unitarietà di strategia e di iniziativa.
Allo scorso congresso radicale non era mancato nemmeno Riccardo Magi, che aveva salutato con favore l’idea di una federazione tra Radicali e +Europa da cui potesse scaturire un rinnovato progetto politico per il futuro. L’idea di una federazione tra i due soggetti è presente anche nel programma delle loro liste. Magi e Hallissey, due generazioni diverse, due stili diversi: potrebbero rappresentare davvero loro il binomio vincente già da questo congresso per proiettare +Europa verso i prossimi anni e verso quel 2027 in cui si tornerà a votare. Se non si andasse alle urne anche prima.
© Riproduzione riservata