L’ultima società a rendere nota la sua decisione è stata il Borussia Dortmund. Il Signal Iduna Park, meglio noto come Westfalen Stadion, lo stadio dei gialloneri di Dortmund, diventa in parte un ospedale da campo per far fronte all’emergenza coronavirus. E la struttura tedesca non è la prima. Ce ne sono altre, in tutto il mondo, che hanno intrapreso questa conversione momentanea a causa della pandemia. E probabilmente se ne potrebbero aggiungere delle altre, vista la situazione, spesso allo stremo, degli ospedali in alcuni Paesi.

In Germania, stando ai dati della Johns Hopkins University, sono oltre 97mila i contagiati dal Covid-19, 1.478 i decessi. “Il nostro stadio è un simbolo della città – ha dichiarato Hans-Joachim Watzke, presidente del consiglio di amministrazione del Borussia – un punto fisso per quasi tutti a Dortmund e l’area circostante. Grazie alle sue condizioni infrastrutturali e spaziali, è il luogo ideale per aiutare attivamente le persone potenzialmente infette o infettate dal coronavirus, che lamentano malattie respiratorie e febbre. Vogliamo restituire alla gente quello che ci ha dato negli anni”. La società ha fatto sapere che la tribuna nord sarà direttamente collegata a un centro diagnostico, con test effettuati alla North Clinic. Lo stadio del “muro giallo”, la celebre Südtribüne, famosa in tutto il mondo per le sue coreografie, diventerà quindi anche un centro di trattamento dove verrà valutata la gravità del virus e deciso se il paziente potrà continuare a essere curato in ambulatorio o dovrà essere trasferito in ospedale.

Anche la FIGC italiana ha messo a disposizione il centro Tecnico Federale di Coverciano, alle porte di Firenze, dove si riunisce e si allena la Nazionale e dove gli azzurri hanno costruito i loro successi dal 1968 a oggi. L’iniziativa intrapresa dal presidente FIGC Gabriele Gravina ha incontrato la collaborazione del sindaco di Firenze Dario Nardella e l’Azienda Usl Toscana Centro che prenderà in carico la struttura. “Sono felice – ha detto il presidente Gravina – che la nostra disponibilità sia stata accolta con tanto entusiasmo dal sindaco Nardella. Siamo a disposizione, con tutti i nostri mezzi, per contribuire alla gestione dell’emergenza. Mi auguro che l’accoglienza nel Centro federale di Coverciano possa favorire la piena guarigione di tutti coloro che saranno ospitati”. La Protezione civile installerà dunque un presidio e da lunedì 6 aprile saranno a disposizione 54 stanze del centro. Ma chi potrà fruire della struttura? I pazienti positivi al Covid-19 che alle dimissioni dall’ospedale risultano clinicamente guariti ma ancora positivi al tampone e impossibilitati ad attuare l’isolamento domiciliare presso la propria abitazione.

Prima di questi, tuttavia, era toccato a uno dei templi del calcio mondiale: il Maracanà di Rio de Janeiro. Le autorità del governatorato hanno infatti annunciato che lo stadio diventerà un ospedale da campo entro fine aprile. Anche la struttura di Pacaembu, a San Paolo, si sta preparando a ospitare più di 200 posti letto, come anticipato dalle autorità locali. In Brasile i dati riportano oltre 10mila contagiati, 446 i morti. In Spagna, invece, il Santiago Bernabeu, la casa del Real Madrid, diventerà un magazzino sanitario mentre in Inghilterra, il Manchester City ha offerto al Servizio Sanitario Nazionale gli spazi dell’Etihad Stadium.

Redazione

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