Contro l’esplodere dei contagi di Coronavirus, spinti dalla variante Omicron, è il lockdown la soluzioni migliore per contenere il virus? 

È quello che sembra emergere dai dati che arrivano dalla Germania, dove da tre settimane è in vigore un ‘lockdown dei non vaccinati’. Il numero giornalieri dei nuovi casi, grazie alla drastica misura presa dal governo, è passato dai quasi 74 mila ai 10.100 di oggi, 26 dicembre.

Il 2 dicembre scorso la misura della ‘serrata’ ai no Vax era stata presa da Angela Merkel, uno degli ultimi provvedimenti prima di cedere il posto di Cancelliere a Olaf Scholz. In Germania solo i vaccinati e i guariti dal Covid possono accedere a ristoranti, cinema, eventi culturali, musei e negozi non essenziali: si tratta della regola del 2G, ovvero ‘geimpft o genesen’, vaccinati o guariti.

Effetti visibili anche nei numeri dell’incidenza settimanale dei casi, scesa oggi a 220,7 per 100 mila abitanti: ieri era a 242,9 e la settimana scorsa era 315,4.

Ma l’allerta resta altissima: l’istituto Koch teme la diffusione della variante Omicron, ma soprattutto che durante il periodo delle festività natalizie vengano effettuati meno test e che sia quindi probabile l’emergere di meno casi di positività al Coronavirus.

IN AUSTRIA – Ma la misura drastica ha avuti effetti anche nella vicina Austria, dove il lockdown era entrato in vigore per tutti a metà novembre, e dall’8 dicembre in poi solo per i non vaccinati. Nel Paese si è passati così da un picco di 15mila contagi al giorno ai poco più di 2mila del 25 dicembre. 

Ma il governo austriaco non si è accontentato e non ha abbassato la guardia: per le festività natalizie è stato disposto il coprifuoco per bar e ristoranti alle ore 22 dal 27 dicembre, compresa dunque la notte di Capodanno.

Col tampone nel Paese guidato dal cancelliere Alexander Schallenberg è possibile solamente andare a lavoro, fare la spesa o andare dal medico.

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia