Limite anche sugli invitati alle feste
Covid, nuove restrizioni in Germania: stop a discoteche e partite a porte chiuse
Il coronavirus non si ferma nemmeno a Natale e per questo il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha deciso, insieme ai governatori dei 16 land, di introdurre restrizioni in vista delle festività.
Di fronte alla minaccia della variante Omicron del Covid-19, la Germania limiterà i contatti, anche tra vaccinati, a un massimo di dieci persone durante le vacanze di Capodanno. Questa limitazione si applicherà a partire dal 28 dicembre per tutte le riunioni e feste private. In particolare, per i non vaccinati il limite scende a un massimo di due ospiti.
“Non è più il momento di fare festa e trascorrere serate conviviali in gran numero”, ha detto Scholz, assicurando che “la quinta ondata è già minacciosa”.
Tra gli altri provvedimenti, la chiusura di discoteche e i nightclub dal 28 dicembre. Dallo stesso giorno, le partite della Bundesliga saranno a porte chiuse ed altri grandi eventi si svolgeranno senza pubblico: sono due delle misure volte a frenare la diffusione del coronavirus in Germania.
Il governo di Berlino ha deciso quindi di non adottare la linea dura che era stata consigliata dall’Istituto Koch, che aveva suggerito alla vigilia della riunione governo-land “massime restrizioni” nei contatti fino a metà gennaio e la chiusura dei ristoranti.
E poi l’appello all’immunizzazione contro il Covid-19. Per affrontare per tempo la diffusione della variante Omicron è necessario “vaccinare, vaccinare, vaccinare”, ha detto il cancelliere tedesco al termine della videoconferenza con i governatori. Grazie ai provvedimenti già varati, “siamo lentamente riuscendo a tenere sotto controllo la quarta ondata”, ha aggiunto il neo cancelliere, “ma non è finita così rapidamente come speravamo”.
Per colpa di Omicron, ha sottilenato Scholz, “ora c’è già la minaccia di una quinta ondata: dobbiamo proteggerci e proteggere i nostri cari”. Il cancelliere e i governatori hanno deciso di vedersi di nuovo il prossimo 7 gennaio per valutare ancora lo sviluppo della pandemia ed eventuali restrizioni.
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