Quei soldi non sono stati fatti sparire dalle mani abili di qualche uomo dell’alta finanza, non sono finiti in giri loschi o reinvestiti incautamente. I soldi ci sono, ci sono sempre stati ma ora il Campidoglio non li può più usare. Questa è solo una delle tante storie di mala gestione che affligge la vita dei cittadini che vedono le aree verdi comunali sempre più incolte e lasciate a se stesse. E i fondi, stanziati dalla Regione grazie al Fondo di solidarietà dell’unione Europea, ora non sono più disponibili perché, semplicemente, il comune non li stava utilizzando.

I CROLLI – L’ondata di maltempo che nell’autunno del 2018 aveva contribuito al crollo di molti alberi la Regione aveva disposto molti fondi. Un milione e mezzo di euro come “piano straordinario per il taglio delle alberature pericolanti”. Non certo una cifra enorme ma nella Capitale, che in quel periodo ancora non disponeva dell’attuale maxi appalto per il verde verticale, quei soldi potevano rivelarsi utili. Tuttavia ne sono stati spesi solo 175mila euro. Ora alla Sindaca Virginia Raggi ed ai dipartimenti competenti è arrivata una lettera inviata dal Commissario delegato della Regione con cui si chiede la restituzione delle somme che erano state anticipate. Perché, da qualche mese a questa parte, il Comune non ha più la possibilità d’impiegare il milione e mezzo di euro che era stato finanziato dalla regione governata da Nicola Zingaretti.

L’OCCASIONE PERSA – Il meccanismo del piano straordinario prevedeva di mettere a disposizione del comune delle tranche di finanziamento di circa 400mila euro l’una. Il Campidoglio, ricevuti i soldi, doveva poi rendicontarne l’impiego per i fini previsti dal piano stesso. Cosa che ha fatto ma soltanto per 175mila euro. Vale a dire per una quota parte della prima tranche. Gli alberi, dopo l’autunno del 2018, sono continuati a cadere, riempendo le pagine della cronaca romana. Il Comune avrebbe potuto usare i fondi della Regione per limitare i danni, abbattendo quelli giudicati più pericolosi. Ma non lo ha fatto perdendo così il finanziamento.

Gianni Emili

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