Presente anche Ciro Vitiello della Trattoria Nennella: "Vogliamo tornare a lavorare"
Da Pianura al Circo Massimo, la marcia pacifica di Peppe Di Napoli per protestare contro le chiusure

Ci sono anche diversi ristoratori napoletani al sit-in nei pressi del Circo Massimo a Roma in programmata dalle 10 di questa mattina, martedì 13 aprile. Tra loro Peppe Di Napoli, gestore di due pescheria, una a Napoli (nel quartiere Pianura) e una a Torino, e Ciro Vitiello, titolare della celebre trattoria “Da Nennella” nei Quartieri Spagnoli. “Siamo qui in pace, vogliamo tornare quanto prima a lavorare perché non ce la facciamo più” dicono in coro i due imprenditori. “Non vogliamo farci caricare dalla polizia” aggiunge un altro commerciante napoletano.
“Sono qui non solo per il mio ristorante, anche perché ho ricevuto moltissime chiamate di colleghi che mi hanno chiesto aiuto, quindi, voglio dare voce anche a chi non ce l’ha. I ristoranti sono chiusi da un anno e la categoria non ce la fa più, è in ginocchio. Quando mi hanno chiesto di partecipare non mi sono tirato indietro, è giusto che tutti assieme ci facciamo sentire” ha aggiunto Di Napoli.
Al Circo Massino sono migliaia i commercianti arrivati da tutta Italia con un forte dispiegamento di forze dell’ordine dopo le tensioni vissute ieri all’esterno di Montecitorio. “L’Italia a colori ci ha lasciato in mutande”, oppure “Volevo lavorare, non chiedere l’elemosina” sono le frasi scritte sui cartelli e urlate come slogan dai manifestanti. Un gruppo di manifestanti ha provato a lasciare il presidio per tentare di andare in corteo verso Palazzo Chigi ma la polizia li ha bloccati. Successivamente è stato chiesto e ottenuto un incontro con un rappresentante del Governo a palazzo Chigi ma anche in questa circostanza ci sono state divisioni tra i manifestanti provenienti da tutta Italia.
Intorno alle 16 una delegazione formata da ristoratori ha lasciato l’area della manifestazione per essere ricevuta dal sottosegretario Deborah Bergamini. Si tratta di rappresentanti di Roma più Bella e Italia Hospitality Network, che raccolgono ristoratori, ambulanti, tassisti, negozianti, proprietari di discoteche e di lavanderie industriali, oltre a due ristoratori di Milazzo e Grosseto. Una decisione che però non è stata digerita da Angelo Di Stefano, coordinatore nazionale delle partite Iva, perché la delegazione “non rispecchia gli interessi di tutti i manifestanti, poiché non vede coinvolti i rappresentanti di tutte le associazioni presenti”. Nessun membro delle partite Iva, infatti, ha preso parte alla delegazione.
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