L’approvazione della bozza a stretto giro
Decreto Sicurezza, cosa prevede: le nuove regole per Ong, contro violenza donne e criminalità minorile

Pene più severe contro chi minaccia le donne, daspo esteso ai minori che fanno parte di babygang e un nuovo codice di comportamento per le Ong che effettuano salvataggi in mare. Sono questi i capisaldi della bozza del decreto sicurezza messa a punto dalla premier Giorgia Meloni e dal Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che potrebbe essere approvata a breve già nella riunione dell’esecutivo prevista per domani o al massimo in quella della prossima settimana.
Per le attività delle Ong, che nella bozza sono definite come “attività conformi alle norme nazionali e alle convenzioni internazionali”, come citato dal Corriere della Sera, viene eliminata la possibilità di procedere penalmente per chi non le rispetta. Restano invece le sanzioni amministrative con multe e sequestri delle imbarcazioni. Previsto un nuovo codice di comportamento per le Ong che restringe in maniera drastica la possibilità di intervento dei salvataggi in mare. Chi soccorre imbarcazioni in difficoltà potrà compiere solo un salvataggio e dovrà subito informare la Guardia Costiera e le altre istituzioni di aver effettuato l’intervento, chiedendo contestualmente l’approdo in un porto sicuro. Vietati anche i trasbordi da un’imbarcazione all’altra. Dopo i soccorsi le Ong dovranno informare i naufraghi sulla possibilità di chiedere asilo politico attivando la procedura per le allocazioni. Per chi invece arriva in Italia attraverso il decreto flussi o regolarizza la propria posizione è stata prevista la semplificazione delle norme per ottenere il rilascio del nulla osta al lavoro subordinato e altre agevolazioni.
Previsto un inasprimento delle pene per combattere la violenza sulle donne. L’obiettivo delle norme proposte è quello di prevenire gli episodi di violenza agendo su persone che sono già segnalate. Nella bozza di decreto è previsto l’ampliamento dei casi in cui il questore potrà emettere un provvedimento di ammonimento, in particolare per gli stalker. Ci sarà anche una norma che nelle situazioni di pericolo impone il divieto di soggiorno e avvicinamento nei luoghi frequentati dalla vittima. Inasprite le pene per chi viola le disposizioni. Le forze dell’odine e i sanitari avranno l’obbligo di informare la vittima sui centri antiviolenza e dovranno provvedere alla sistemazione in una delle strutture se richiesto. Infine cambia il sistema di risarcimento, prevedendo una provvisionale che diventa una forma di ristoro anticipato, già dopo una prima sentenza di condanna.
Per contrastare la criminalità giovanile il decreto propone l’applicazione del daspo anche ai minori purché abbiano compiuto 14 anni. La misura sarà presa nei casi più gravi e prevederà l’interdizione alla frequentazione di alcune aree proprio come già avviene per i maggiorenni. Anche chi ha meno di 18 anni potrà così subire l’interdizione a entrare nei locali pubblici e stare nei luoghi della movida. Per contrastare gli episodi di bullismo via web potrà anche essere disposto il divieto di utilizzo del cellulare e di altre apparecchiature elettroniche. Una norma prevista sia per i minorenni, sia per gli adulti. Tra le misure contenute nella bozza c’è anche l’utilizzo del teaser da parte delle forze dell’ordine in tutte le situazioni di rischio, anche nei Comuni più piccoli dove attualmente non era stato previsto come dotazione per poliziotti e carabinieri.
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