Dubbi su censura e privacy (e sui costi dichiarati)
DeepSeek, così l’intelligenza artificiale cinese a basso costo sta umiliando i colossi americani

Si chiama DeepSeek e la start-up cinese di intelligenza artificiale e da qualche giorno sta seriamente preoccupando i colossi Tech americani perché raggiungerebbe prestazioni elevate con costi di training inferiori rispetto ai concorrenti. L’app cinese sostiene (e questo è tutto da verificare) di aver speso poco più di cinque milioni di dollari per sviluppare il suo modello, una somma piccolissima rispetto ai miliardi spesi dalle società americane. Basti pensare che DeepSeek ha superato ChatGPT come app gratuita più scaricata in Cina e negli Stati Uniti, mettendo in seria difficoltà colossi a stelle e strisce come Nvidia e Meta che hanno speso miliardi per conquistare il mondo dell’intelligenza artificiale.
DeepSeek, come funziona l’app IA cinese
DeepSeek è stata fondata nel 2023 da Liang Wenfeng e sostenuta dall’hedge fund High-Flyer di Hangzhou. L’obiettivo è quello di rivoluzionare il settore dell’IA con innovative e, soprattutto, economicamente accessibili. DeepSeek-R1, il modello più avanzato, presentato a gennaio 2025, si caratterizza per le sue capacità di ragionamento avanzato, inclusa la risoluzione di problemi complessi e la generazione di codice. Con un budget di circa 5 milioni di dollari, DeepSeek-R1 è stato progettato utilizzando appena 2.000 GPU (unità di elaborazione grafica), rispetto ai 100.000 GPU e ai costi di oltre 100 milioni di dollari richiesti dai modelli di aziende come OpenAI e Google.
DeepSeek, dubbi su censura e privacy
L’app garantisce una serie di funzioni simili a quelle dei suoi concorrenti occidentali: può scrivere testi di canzoni, tradurre, aiutare ad affrontare situazioni quotidiane o suggerire una ricetta adatta al contenuto del frigorifero. Lo fa soprattutto comunicando in cinese e americano ma, fanno sapere dalla startup, sta già perfezionando anche le altre lingue. I risultati, a partire dalla risoluzioni di problemi matematici e dalla scrittura di codici complessi, hanno sorpreso e non poco gli esperti del settore. Sui temi scottanti, soprattutto relativi alla politica cinese e al presidente Xi Jinping, DeepSeek suggerisce di “parlare di altro”. Una censura governativa, oltre alla tutela della privacy dei dati raccolti, che alimenta dubbi tra gli analisti sul consolidamento dell’app.
Lo stupore americano
Alla Cnbc, Alexandr Wang, amministratore delegato della societa’ americana Scale AI, ha sottolineato che “quello che abbiamo riscontrato è che DeepSeek è il migliore o alla pari con i più performanti modelli americani”. “Un’azienda non statunitense porta avanti la missione originale di OpenAI: una ricerca aperta e lungimirante a beneficio di tutti”, ha dichiarato Jim Fan, responsabile della ricerca di Nvidia, su X. Rispetto a ChatGPT, Claude, e Llama, che sviluppano modelli di proprietà, DeepSeek è open source, il codice dell’applicazione è accessibile a chiunque, permettendo di capirne il funzionamento e di modificarlo.
Gli effetti su Wall Street
L’ascesa di DeepSeek si vedere anche sui mercati finanziari con Nvidia, leader mondiale nella produzione di componenti e software per l’intelligenza artificiale, che ha visto il suo titolo scendere di oltre il 3% a Wall Street nei giorni scorsi. Il gigante giapponese SoftBank, investitore chiave in un progetto statunitense da 500 miliardi di dollari per lo sviluppo di infrastrutture di IA, ha perso più dell’8%.
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