Roma continua a bruciare. Dopo il rogo che si è verificato a Ponte di Nona e Colle degli Abeti lo scorso 22 luglio, ieri domenica 25 luglio il quadrante Est della città, insieme al vicino comune di Guidonia, sono stati interessati da due maxi incendi che hanno impegnato per diverse ore i Vigili del Fuoco, i volontari della Protezione Civile e le forze dell’ordine. Ad andare a fuoco, in entrambi i casi, cumuli di rifiuti e sterpaglie. Non sono stati registrati feriti ma i danni, secondo le prime ricostruzioni, sono ingenti.

L’incendio a Roma Est

Un rogo di vaste dimensioni, con una colonna di fumo nero visibile in diverse zone della città, è scoppiato ieri pomeriggio nei pressi del campo rom di via Salviati. Ha interessato anche via Collatina Vecchia e via di Monte Buccalione, tra Tor Sapienza e Colli Aniene, all’altezza delle uscite di Tor Cervara, Togliatti e via dei Fiorentini. Difficile la gestione dell’incendio a causa del vento: i soccorritori hanno dovuto far evacuare 20 persone dal campo rom e altre 40 da un vicino ristorante-maneggio. L’incendio ha poi interessato anche un’attività di autodemolizione: distrutte diverse auto. Il fumo ha invaso l’A24 provocando rallentamenti al traffico e per ore l’aria è stata irrespirabile, facendo esplodere la rabbia dei residenti della zona, costretti a fare i conti con questi roghi estivi da anni.

Il rogo all’Albuccione

Un altro incendio è scoppiato in serata in località Albuccione, nel comune di Guidonia, tra via De Gasperi, via Togliatti e via Tiburtina, con il cielo che si è tinto di rosso. Le immagini del rogo sono impressionanti. Anche in questo caso i soccorritori hanno dovuto evacuare temporaneamente delle abitazioni minacciate da fiamme altissime; una casetta di legno è andata completamente a fuoco. Alcune persone di un campo rom sono state portate in una casa famiglia a Tivoli. Nella mattinata di oggi le fiamme hanno ripreso ad ardere e una nuova nube nera ha invaso la zona. 

La protesta dei residenti: “Siamo diventati come la terra dei fuochi”

Io faccio un appello come cittadina, siamo diventati come la ‘Terra dei fuochi’. Tutti gli anni vieniamo qui per lo stesso incendio. Questo terreno che ci risulta essere privato, non viene mai manutenuto. L’erba alta va tagliata“. Gli abitanti dell’Albuccione sono ormai allo stremo: a parlare è Mara Radicioni, volontaria della Protezione Civile e abitante della zona. Stamattina i residenti indossano la mascherina: c’è ancora un odore acre nell’aria. “Non è possibile vivere con la paura. Tutte le estati dobbiamo tapparci in casa per i roghi di rifiuti – denuncia- Qui è pieno di discariche, sia sul lato di Guidonia, sia sul lato di Tivoli Terme. Gli enti preposti si devono muovere urgentemente, altrimenti queste mascherine le porteremo a vita per le malattie che ci verranno. Qui in particolare – prosegue – siamo davanti ad un ospedale e il terreno andato in fiamme a noi risulta essere addirittura della Asl. Ma nessuno controlla. Nessuno fa mai nulla.

Roberta Davi

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