Moti spontanei che nascono dal territorio per discutere il tema dell’emergenza rifiuti a Roma. Come quello che ha preso vita ieri, dove i residenti del quartiere Pigneto, esasperati dalla condizione di degrado urbano per il caos rifiuti, si sono incontrati a piazza Nuccitelli in una assemblea pubblica. Spontanea, come gli altri due incontri che l’hanno preceduto – uno lo scorso 9 luglio davanti il cinema Aquila con lo slogan dal “Corona al Colera” per sottolineare l’impatto sanitario legato ai cumuli di immondizia – quando ancora l’inefficiente gestione dei rifiuti non prefigurava il rischio di emergenza sanitaria.

Le assemblee al Pigneto

L’esasperazione dei residenti del quadrante Est della città, uno dei più colpiti dell’emergenza rifiuti, ha spinto numerose persone ad aderire ai dibattiti promossi dalle associazioni e comitati del quartiere, come Prenestino doc, Pigneto Pop, Quadraro Vecchio, Cittadini Mondo Migliore, Comitato Popolare Sanità pubblica.

In piazza, a scendere con i residente del quartiere, anche moltissimi esercenti e commercianti, costretti a “sfruttare” il sistema della raccolta dei rifiuti messo a disposizione per gli abitanti della zona. L’appuntamento di ieri è stato per moltissimi volontari, ma anche per condomini e commercianti, l’occasione per rimboccarsi le maniche e raccogliere i sacchetti da terra per gettarli nei cassonetti. Un piccolo gesto che assume i contorni di un segnale da voler lanciare all’Ama e alle istituzioni cittadine per la condizione in cui versano diversi quartieri di Roma.

L’incontro di ieri è stato un momento di democrazia e partecipazione – ha detto Eva Vittoria Cammerino, portavoce di Pigneto Pop tra gli organizzatori dell’assemblea e della manifestazione – ma non è nostro compito raccogliere i rifiuti. La prima goccia di degrado non parte dai cittadini, ma da uno scarso servizio che non si occupa della tutela della salute pubblica”, afferma l’attivista al Riformista, ponendo l’accento sul problema di rischio sanitario legato ai cumuli di sacchetti vicino ai cassonetti, luogo ospitale per topi, cinghiali e altri animali.

Verso l’incontro con il ministro Cingolani

Miasmi e degrado sono il filo rosso che lega le diverse manifestazioni in programma per arrivare all’importante appuntamento del 27 luglio, quando i residenti si troveranno davanti al Ministero della Transizione Ecologica per aprire un dialogo con il ministro Roberto Cingolani. “Speriamo di essere ascoltati. Al ministro vogliamo avanzare diverse richieste”, spiega Vittoria Cammerino, che si delineano come punti fondanti di una strategia a lungo termine.

Al rinnovamento delle postazioni di raccolta di strada con un servizio specifico, si affianca la volontà di spingere sull’’economia circolare’, trasformando in risorsa quello che è un problema attraverso la valorizzazione delle materie, e sulla “differenziata spinta”, ossia sulla realizzazione di uno smaltimento dei rifiuti che si avvicini alle realtà di altre capitali europee. L’elemento centrale per determinare un cambio di rotta in piena emergenza rifiuti, sottolinea la portavoce di Pigneto Pop, è la sensibilizzazione dei cittadini, attraverso campagne di comunicazione chiara e condivisione collettiva di esperienza.
Per l’attivista, il dramma rifiuti è strutturale, sistemico ed endemico ed è necessario premere l’acceleratore sulle “best practices” da condividere con i residenti di altri quartieri.

Gli altri appuntamenti

La portavoce di Pigneto Pop non vuole però esprimersi sull’attuale amministrazione capitolina e dà voce a tutti quei cittadini “a cui non interessa il rimpallo delle responsabilità e competenze”.
Il programma degli incontri prosegue. Appuntamento alle 18.30 Quadraro Vecchio, nel giardino dei Ciliegi. Anche in questa occasione, l’indignazione e l’attivismo saranno la risposta a chi considera la cittadinanza indifferente ai problemi della città.