Devastazione, assembramenti, schiamazzi. I residenti del rione Celio sono ormai esasperati dalla movida violenta e da altre problematiche che affliggono il quartiere. Tanto da decidere di intraprendere un’azione legale contro il comune di Roma. Un’iniziativa per cui sono state raccolte già diverse adesioni, con materiale fotografico e video già pronto per testimoniare quanto denunciato dai cittadini.

“Richiederemo il risarcimento dei danni”

“Abbiamo dato mandato ad uno studio legale di citare in giudizio il Comune di Roma ed ottenere il risarcimento dei danni derivanti dalla devastazione provocata dalla movida, dal mancato rispetto dei regolamenti comunali nonché al fine di attuare interventi di carattere dissuasivo per evitare assembramenti, anche in considerazione della pandemia, ed attività illegali che recano disturbo alla quiete pubblica” fanno sapere i residenti del rione Celio. Ci sono infatti dei precedenti: è già successo a Torino e a Milano che gli enti locali venissero condannati per “omessa adozione di iniziative di ripristino della legalità.”

Le adesioni per la class action sono aperte fino al 31 luglio– spiega l’Avvocato Emanuele Satriani- e la causa partirà a settembre. I residenti hanno deciso di intraprendere questa azione legale perché nonostante i tanti esposti, e dopo essersi rivolti più volte alle istituzioni, non hanno mai ottenuto risposte. Sono vittime di questa situazione. La mattina trovano strade piene di rifiuti di ogni tipo, macchine distrutte, vicoli trasformati in gabinetti a cielo aperto. La loro colpa? Vivere in determinati quartieri della città.” Come sottolineato dall’avvocato Satriani, altri comitati del centro storico di Roma si stanno muovendo nella stessa direzione, considerata a questo punto l’unica per poter ottenere un cambiamento.

Con questa battaglia che portano avanti ormai da tempo, i cittadini intendono “recuperare un senso civile di vita comune all’interno del Celio”, evitando la fuga dei residenti e anche la chiusura delle attività commerciali. Come purtroppo è già accaduto in altre zone della Capitale, segnate dallo sfrenato divertimento notturno. 

Movida violenta, le proteste a San Lorenzo

I cittadini del rione Celio non sono gli unici a chiedere interventi urgenti contro la movida selvaggia. Le proteste non si fermano a San Lorenzo, dove dal 20 luglio il comitato di quartiere ha annunciato una “mobilitazione permanente” per denunciare una situazione divenuta ormai “insopportabile” e per cui mancano azioni concrete da parte delle istituzioni. Da Monti a Trastevere, passando per l’Esquilino, i romani sono arrivati al limite, stanchi di atti vandalici, persone che orinano ovunque e scorribande notturne. 

 

Mariangela Celiberti