La guida al certificato verde
Dove sarà obbligatorio il Green Pass: dai bar e ristoranti (al chiuso) a piscine, palestre ed eventi

Il via libera è arrivato nel Consiglio dei Ministri tenuto oggi, 22 luglio, con pubblicazione in Gazzetta Ufficiale già domani, ma con l’entrata in vigore che arriverà soltanto il 6 agosto. È questa infatti la data da segnare per il passaggio all’uso ‘esteso’ del Green Pass.
Il certificato verde, che nella versione italiana è disponibile per chi ha ricevuto almeno una dose del vaccino contro il coronavirus, per chi è risultato negativo a un test nelle 48 ore precedenti o è guarito dal Covid-19 da meno di sei mesi, servirà per: accedere ai tavoli al chiuso di bar e ristoranti, ai teatri, cinema, palestre, musei, stadi, concerti, centri benessere, fiere, sagre, congressi, centri termali, parchi tematici e di divertimento, centri culturali, centri sociali e ricreativi, attività di sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò.
Il pass non sarà necessario per consumare al bancone, anche se al chiuso, mentre per quanto riguarda stadi e concerti sono ancora in via definizione le soglie di riempimento.
Per il momento il governo non ha previsto l’utilizzo del Green Pass sui trasporti pubblici, né locali né a lunga percorrenza, così come non è stata prevista una data di riapertura delle discoteche.
Per chi è in possesso di Green Pass sarà ridotta la quarantena di 14 giorni in caso di contatto diretto con una persona affetta da Covid: al momento però non è stato ancora deciso di quanto.
NUOVI PARAMETRI PER LE ZONE – Nel decreto approvato oggi in CdM sono stati cambiati anche i parametri per le zone/colori, una rideterminazione chiesta a gran voce dalle Regioni per spostare dai contagi all’occupazione ospedaliera i parametri per determinare il passaggio in fasce più restrittive.
La soglia viene fissata quindi al 10% per le terapie intensive e al 15% per le ospedalizzazioni: un compromesso tra la richiesta della Regioni del 20% di terapie intensive e quelle del Comitato tecnico scientifico, che aveva espresso il suo orientamento per una soglia del 5 per cento.
Quanto a zona arancione e zona rossa, queste le soglie decise in Cabina di Regia: terapie intensive al 20% e al 30% per le aree mediche per diventare arancioni, mentre al 30 e al 40% per entrare in zona rossa.
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